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Depotenziamento delle medicalizzate e riduzione dei servizi sanitari del Distretto sanitario, Felice Magnacca scrive alla Asl

Servizio di emergenza urgenza 118, svolgimento della campagna vaccinale per le fasce di popolazione over 80 e soggetti fragili residenti nei comuni di Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Castelguidone, Fraine, Schiavi d’Abruzzo e Torrebruna e servizi sanitari erogati nel Distretto Sanitario di Base.

Sono questi i punti all’ordine del giorno che sono stati discussi nella seduta consiliare del 14 aprile scorso in cui il sindaco di Castiglione Messer Marino, Felice Magnacca aveva invitato i vertici della Asl Lanciano Vasto Chieti, che però hanno disertato l’assise civica.

“Mio, malgrado, devo constatare – scrive il primo cittadino Felice Magnacca in una missiva indirizzata al Direttore generale della Asl2 Thomas Schael  e al Direttore sanitario, Angelo Muraglia, e per conoscenza al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all’assessore Nicoletta Verì e Prefetto di Chieti, Armando Forgioneche la mancanza di risposta non solo alla nota ma anche all’assenza di partecipazione al Consiglio comunale, costituisce una mancanza di rispetto”.

In riferimento al dimezzamento del servizio di emergenza-urgenza 118 il sindaco Felice Magnacca ricorda quanto accaduto nei giorni scorsi in cui si è verificato un “evento di codice rosso che ha comportato l’arrivo dell’ambulanza di Atessa con tempi più lunghi rispetto al normale ben 45 minuti per recarsi sul posto” e che “data la gravità del caso è stato necessario l’arrivo dell’elisoccorso per il trasferimento urgente del paziente. L’assenza del medico a bordo costituisce dunque un grave pericolo per la vita delle persone della comunità castiglionese e del territorio dell’Alto vastese già penalizzata dal depotenziamento delle strutture ospedaliere limitrofe e, aggravata dalla precaria viabilità, che rende difficoltoso il trasferimento del paziente nel punto ospedaliero più vicino”.

Il Sindaco Felice Magnacca invita pertanto i vertici della Asl a riflettere sulla gravità della scelta di “far rimanere come più volte è accaduto scoperta la postazione del 118 con personale medico, con responsabilità enormi in capo alle autorità sanitarie”.

Su tale punto il sindaco Felice Magnacca si oppone “alle scelte poste in essere a discapito della popolazione residente” e declina la sua “responsabilità da conseguenze gravi per la salute della persona, riconducibili all’assenza di cure mediche immediate a salvaguardia della vita umana”.

Nella missiva il sindaco Felice Magnacca solleva anche le problematiche relative alla “contrazione graduale dei servizi sanitari e prestazioni specialistiche erogate agli utenti negli ultimi mesi, penalizzando di fatto la popolazione residente ed in generale tutti gli utenti della struttura”.

“Ad oggi – scrive Magnacca – nel Distretto sanitario di base mancano diversi medici specialistici, collocati a riposo e mai rimpiazzati. Nell’ultimo anno sono state fatte diverse richieste e sollecitazioni alla direzione della struttura ed ai vertici Asl, per il ripristino dei servizi mancanti (soprattutto per quelli essenziali)  e potenziare l’assistenza extraospedaliera.

Data la media dell’età anagrafica dei residenti sul territorio, mi sembra doveroso è urgente, ripristinare le postazioni mediche sospese quali diabetologo, urologo,  cardiologo, fisioterapista, ortopedico, dermatologo e ginecologo”.

Il primo cittadino segnala inoltre la mancanza “di prestazioni del tutto assenti a differenza di altri distretti sanitari di base nelle quali vengono regolarmente effettuate endocrinologia, reumatologia, micro-chirurgia, ufficio revoca del medico e pediatra e ufficio esenzioni sia per reddito che per patologia.

Per quanto indicato, ritengo opportuno è urgente che vi sia una risposta immediata dei vertici aziendali sull’attuale carenza dell’offerta di un distretto sanitario di base che più di altri dovrebbe garantire ampie prestazioni sanitarie per una popolazione anziana è lontana geograficamente dalle sedi ospedaliere. Mio malgrado rilevo ancora oggi e dopo richieste continue, l’assenza totale ed azioni concrete volte alla risoluzione della problematica”.

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