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Vasto, è scontro sui conti del Comune. Il centrodestra: “Via il Presidente del Consiglio”, Baccalà: “Attacco strumentale. Delibera inviata”

Una delibera della Corte dei Conti portata a conoscenza dell’assise civica sei mesi dopo il suo ricevimento. E’ questa la ragione che ha spinto nove esponenti dell’opposizione a chiedere la revoca del presidente del consiglio comunale, Elio Baccalà. Quest’ultimo parla di “strumentalizzazioni” e assicura di non aver nascosto nulla.

L’iniziativa porta la firma di  Alessandro d’Elisa (gruppo misto), Dina Carinci e  Marco Gallo del M5S, Guido Giangiacomo (Forza Italia),  Edmondo Laudazi (lista civica Il Nuovo Faro), Vincenzo Suriani e Francesco Prospero di Fratelli d’Italia, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro della Lega.

“Nell’ultimo consiglio comunale è accaduto qualcosa di una gravità inaudita”, spiegano i rappresentanti della minoranza, “una delibera di richiamo della Corte dei Conti nei confronti del Comune è stata portata a conoscenza dei consiglieri comunali e dei cittadini di Vasto, con 6 mesi di ritardo, nonostante gli uffici, il sindaco Francesco Menna e il presidente del consiglio comunale Baccalà l’avessero ricevuta fin dal 27 di ottobre. Si è in questo modo scientemente tenuto nascosto al consiglio e alla città tutta, omettendo anche l’obbligatoria pubblicazione sul sito istituzionale dell’ente, l’ennesimo campanello d’allarme sulla tenuta dei conti pubblici del Comune, inficiando votazioni importanti che ci sono state negli ultimi 6 mesi, dai debiti fuori bilancio, al voto sul conto consuntivo. Riteniamo”, proseguono i consiglieri, “ che il principale responsabile di questo comportamento omissivo e non trasparente sia il presidente del consiglio Baccalà, cui spettava il compito di trasmettere sei mesi fa la delibera della Corte dei Conti. Per questo come forze di opposizione abbiamo presentato immediata proposta di revoca del presidente del consiglio, in modo unitario di fronte a una così grave violazione dei doveri di informazione dei consiglieri e del consiglio tutto”.

La richiesta di revoca non è altro che l’epilogo della discussione sul bilancio di previsione e sulla tenuta dei conti, che è stata al centro dell’ultima assise civica.

“Non ho tenuta nascosta la delibera della Corte dei Conti”, replica Baccalà, “l’ho portata a conoscenza dei consiglieri non appena è giunta alla mia attenzione, cioè pochi giorni prima del consiglio comunale. Io sono a posto con la mia coscienza. Ritengo che sia solo una strumentalizzazione da parte della minoranza”, aggiunge Baccalà, “e per quanto mi riguarda sono tranquillo. Siamo in democrazia, l’opposizione può chiedere quello che vuole”.

La proposta di revoca, presentata ai sensi dell’articolo 56 dello Statuto,  verrà inserita all’ordine del giorno della prossima assise civica e non è difficile immaginare che, in quella occasione, la maggioranza farà quadrato intorno al presidente del consiglio.

Secondo i consiglieri d’opposizione Baccalà “che nello svolgimento delle sue funzioni deve mantenere costantemente un atteggiamento di imparzialità”,  si è reso protagonista di “una grave violazione”. Da qui la richiesta di revoca.

Anna Bontempo (Il Centro)

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