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L’anno del Covid, le donne in prima linea

Un anno di Covid, un anno che ha stravolto la vita delle donne. E da coloro che sono impegnate in prima linea nelle strutture ospedaliere a quelle che combattono ogni giorno silenziosamente cercando di combinare professione e cura dei figli, sino a quelle donne costrette a vivere situazioni familiari tutt’altro che felici.

Ecco qui la testimonianza della responsabile della direzione sanitaria del San Pio, la dottoressa Francesca Tana, il sindaco di Cupello ma anche operatrice del 118, Graziana Di Florio, l’insegnante e responsabile Covid per la scuola, Emma Columbro.

E poi ancora, la testimonianza dell’avvocato Francesco Bitritto.

La dottoressa Francesca Tana d un anno è in prima linea al San Pio. Responsabile della direzione ospedaliera, la Tana però non si limita solo a questo. In questo periodo dirige anche l’equipe vaccinale che ogni giorno riesce ad immunizzare una media di 200 persone. Il Covid ha annullato la sua vita privata e modificato profondamente quella professionale.

“Il Covid ha richiesto e sta richiedendo grandi sacrifici. A me e alla maggior parte del personale sanitario”, fa sapere. “La Sanità è fatta di mamme e di figlie che indossano il camice in ospedale e spesso non lo sfilano neppure quando sono a casa. La nostra è una lotta contro il tempo. Un anno fa c’era il Covid. Oggi al Covid si è aggiunta la speranza nella prevenzione rappresentata dal vaccino. Il mio impegno in questo periodo è massimo nella prevenzione”.

Moglie, madre ma anche sindaco e operatore del 118, Graziana Di Florio parla di questo anno come un “anno lungo e difficile. Tanta la paura, tanta la frustrazione e la rabbia. Al lavoro al pronto soccorso ho dovuto modificare l’approccio con gli utenti aumentando l’assistenza. Da un anno vedo gente che soffre la solitudine e la paura. Ho dovuto dire addio a colleghi e amici portati via dal Covid. Ho dovuto snaturare la mia missione che è prendersi cura della persona a 360 gradi. Ma continuerò a combattere. Da sindaco la situazione è la stessa e le responsabilità sono raddoppiate”.

Docente alla scuola media Rossetti e madre di tre figli , Emma Columbro dallo scorso mese di settembre è diventata la “sentinella” della salute dei suoi ragazzi e dei suoi alunni. “Siamo di fronte alla sfida educativa più difficile di tutti i tempi”, afferma la Colubro. “A influire sulla mia vita ci sono le regole. Occorre condividerle per conciliare i bisogni di sicurezza e le necessità dei ragazzi. Non possiamo limitarci ad applicare i protocolli, seppure necessari. La parola chiave in questo momento è inclusione”.

Ma il lockdown, unitamente alla crisi economica, hanno raddoppiato però anche le tensioni nelle famiglie. Alto il prezzo pagato dalle donne. “E’ stato un anno decisamente difficile per molte coppie”. A confermarlo è l’avvocato Francesco Bitritto. “La convivenza obbligata unita alla paura della crisi ha esasperato gli animi. Tante le coppie “scoppiate” e la violenza fra le mura domestiche è cresciuta. Il dolore tuttavia per alcune donne si è tradotto in consapevolezza dei propri diritti e della propria forza. In diversi casi le violenze sono state risolte con la separazione”.

Paola Calvano

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