Chiedono altri accertamenti i legali del titolare della Esplodenti Sabino di Casalbordino, gli avvocati Franco Barbetti di Roma e Arnaldo Tascione di Vasto, che hanno presentato alla magistratura una nuova richiesta d’incidente probatorio relativa questa volta all’area distinta dal luogo in cui si verificò l’esplosione. Questo per permettere alla fabbrica di poter riprendere a lavorare anche solo in un’area.
A breve è attesa anche la riunione della Commissione provinciale di sicurezza che si pronuncerà sulla sospensione della licenza al titolare dell’azienda, Gianluca Salvatore.
Ad oggi sono più di 80 le famiglie che sperano che l’incidente probatorio questa volta venga concesso e fissato in tempi brevi. I dipendenti della Sabino non nascondono di essere preoccupati e sperano di poter tornare presto al lavoro.
A fine febbraio dovrebbero essere consegnati al procuratore Giampiero Di Florio e al sostituto Gabriella De Lucia i risultati dell’autopsia fatta sui corpi straziati dei tre operai.
A seguire dovrebbero arrivare anche i risultati delle analisi fatte dai carabinieri del Ris sulle tracce di polvere pirica rimasta sulle vittime.
Paola Calvano
