Quest’anno il Natale per noi operatori sanitari è diverso, stravolto dalla pandemia.
La maggior parte di noi è nelle corsiea lavorare, aprendersi cura dei malati, delle persone fragilie ad assisterei malati Covid. Altri colleghi purtroppo sono positivi, con febbre e altri sintomi e sono costretti all’isolamento. Altri colleghi ci hanno lasciato per sempre.
Una cosa è certa in questi giorni di feste negli ospedali, nelle strutture sanitarie e socio sanitarie, nelle RSA, CSSA, RA, Case di Riposo, ci siamo solo noi operatori sanitari insieme ai medici, perché noi non interrompiamo mai l’attività di cura e assistenza nemmeno durante le feste di Natale e, soprattutto quest’anno, abbiamo un’emergenza da combattere, abbiamo un paese da difendere, abbiamo malati e persone fragili da curare e assistere.
Per noi in questi giorni di feste non ci sono ferie, per molti saltano anche i riposi.
Io, come tanti miei colleghi, lavoriamo e siamo consapevoli del nostro lavoro, ma dovete sapere che gli operatori delle strutture socio sanitari ex art.26 e delle RSA, hanno il contratto scaduto da 8 anni e non hanno ricevuto neanche un euro di bonus covid-19, dalla Regione Abruzzo.
E per noi quest’anno la magia del Natale con l’emergenza, assume un colore diverso anche all’interno delle strutture sanitarie dove lavoriamo e non possiamo tra colleghi neanche stringerci la mano e scambiarci gli auguri, dopo anni e anni di lavoro insieme condividendo gli stessi obiettivi, il benessere del paziente, ci possiamo solo dire “Buon Natale”e ci ricordiamo che è Natale solo quando terminiamo il turno di lavoro e, uscendo dalle strutture, rivolgiamo lo sguardo agli addobbi natalizi in città.
Per noi operatori sanitari, trascorrere il Natale in corsia è un onore, soprattutto in questo momento storico dove il paese è in emergenzae dove l’attenzione è maggiore e i DPI indossati pesano sul nostro corpo e nel nostro animo, ma in questa fase emergenziale l’amore per la nostra professione, per i malati, per le nostre strutture e per il nostro paese, ci fa superare tutte le difficoltà.
Allora per questo 2020 che sta per finire, che si è dimostrato un anno pieno di difficoltà ed insidie per tutti, il mio e il nostro pensiero va a tutti i colleghi che si sono contagiati, a coloro che non ce l’hanno fatta, a tutte le persone malate, alle famiglie che hanno perso un proprio caro in questa emergenza, ai colleghi che lavorano nei reparti Covid, nelle rianimazioni, ai colleghi che fanno il doppio turno, ai colleghi del 118, insomma a tutti i colleghi e a tutti gli operatori sanitari che ogni giorno rischiano le loro vite per prendersi cura di chi soffre e per difendere il nostro paese. Diciamo loro di tenere duro.
Dobbiamo continuare a batterci e a lottare per tutelare i diritti di tutti a partire dalla sicurezza sul lavoro, a batterci per il rinnovo del contratto scaduto da oltre 8 anni,a batterci per chiedere la stabilizzazione dei precari della sanità.
Per questo, come infermiere e coordinatore della CGIL FP sanità privata convenzionata D’Abruzzo e Molise, Auguro, per quanto possibile, un Sereno Natale a tutti gli operatori sanitari e a tutti Voi!
