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Maxi società dei rifiuti, Campitelli e Marcovecchio: “Per il momento non ci pensiamo”

“La fusione tra Ecolan e Civeta  è una ipotesi che, seppur apprezzabile e meritevole di approfondimento, non è stata al momento vagliata e definita dal governo regionale, né dai consiglieri del territorio”. L’assessore regionale Nicola Campitelli e il presidente della Commissione rifiuti, Manuele Marcovecchio intervengono sul progetto di aggregazione societaria rilanciato tramite il Centro da Massimo Ranieri, presidente di Ecolan.

«In questa fase l’agenda regionale è impegnata a ultimare l’iter di approvazione della proposta di legge regionale finalizzata a incentivare l’economia circolare che, nel contempo, dovrà consentire di dare piena attuazione all’Agir”, rimarcano Campitelli e Marcovecchio, “a quest’ultimo riguardo è in animo di dare corpo a degli ambiti di carattere sub provinciale, anche con la eventuale rideterminazione delle rispettive governance. Nelle prossime settimane”, concludono i due rappresentanti della Lega, “ daremo seguito ad un confronto intenso e definitivo, anche con i territori, sulle diverse questioni sollevate».

La proposta, rilanciata da Ranieri, risale al 2016. Fu l’allora commissario ad acta,  Franco Gerardini ad individuare, con una delibera, un gruppo di lavoro, formato da rappresentanti del Civeta e della Ecolan, la cui finalità doveva essere  quella di  “valutare le azioni  e gli interventi necessari per la definizione di una possibile aggregazione societaria ed effettuare una ricognizione delle situazioni economiche-finanziarie, patrimoniali e gestionali delle singole realtà”.

Per quattro anni non se ne è saputo più nulla, fino all’altro giorno quando il presidente di Ecolan, intervistato dal Centro, si è fatto portavoce della assoluta necessità di definire questo percorso. A dare una spinta a questo processo di fusione che darebbe vita ad una grande società pubblica completamente autonoma sotto il profilo impiantistico, è stata l’adesione massiccia ad Ecolan di diversi comuni del comprensorio vastese.

E’ il caso di Casalbordino, Pollutri e l’Unione dei comuni del Sinello (che hanno fatto ingresso in Ecolan da un anno) oltre all’adesione più recente di Monteodorisio, Lentella e Fresagrandinaria. Si tratta di comuni  che continuano ad essere soci del Civeta, ma che per i servizi di igiene urbana si avvalgono delle prestazioni di Ecolan, una società per azioni a totale capitale pubblico.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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