La revisione del piano di assetto naturalistico (Pan) della riserva naturale di Punta Aderci è in corso di predisposizione, ma sui contenuti dell’importante strumento di pianificazione si sa poco o nulla. In compenso girano voci su probabili aumenti di volumetria di vecchi casolari che si trovano all’interno dell’area protetta. Voci che, se confermate, scatenerebbe l’immediata reazione delle associazioni ambientaliste, preoccupate per le ripercussioni che le eventuali deroghe urbanistiche potrebbero avere sull’Oasi costiera.
“È passato quasi un anno da quando il consigliere comunale Marco Marra, attuale gruppo del Pd, ha annunciato la necessità di rivedere il piano di assetto naturalistico della riserva naturale di Punta Aderci”, ricorda Dina Carinci, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, “il piano vigente è stato adottato oltre 20 anni fa e, sebbene sia assolutamente condivisibile che venga rivisto, specie al fine di creare lavoro nel settore del turismo ambientale, le dichiarazioni di Marra lasciano intravedere scenari assolutamente da approfondire per le deroghe urbanistiche che potrebbero essere previste nel nuovo Pan. Bene la revisione, bene la volontà di creare lavoro nel settore del turismo, ma è fondamentale riuscire a coniugare le esigenze del territorio con le peculiarità della Riserva. Non sappiamo se in questo in quest’anno l’amministrazione comunale abbia dormito, come spesso accade, oppure hai trattato la questione nelle segrete stanze del Palazzo, come anche spesso accade”, aggiunge la consigliera pentastellata, “è comunque certo che cittadini e le associazioni sono stati tenuti fuori da qualsiasi discussione su un argomento di grande importanza ambientale ed economica. Sollecitiamo quindi l’assessore con delega all’ambiente, Paola Cianci, a convocare un tavolo di confronto e di proposte, aperto alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni, per trattare approfonditamente sia la revisione del Pan, sia le caratteristiche e limiti delle attività turistiche di servizio alla Via Verde della Costa dei Trabocchi”, concludi Dina Carinci.
Anche le associazioni presenti al tavolo sull’ambiente hanno sollecitato più volte a discussione sul nuovo piano di assetto naturalistico e sui suoi contenuti.
Anna Bontempo (Il Centro)