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Nasce la commissione di vigilanza sulla terza discarica

Vigilare sugli aspetti economico-finanziario, ambientale e tecnico della gestione della terza vasca in concessione alla Cupello Ambiente, dissequestrata dal Tribunale e chiusa dalla Regione. Sono i compiti dell’organismo di controllo interno al Civeta istituito dal Commissario Straordinario, Valerio De Vincentiis.

Il legale ha ravvisato la necessità di istituire l’organo di vigilanza – previsto nella convenzione stipulata con la società privata – e la cui nomina sarebbe dovuta avvenire entro i 30 giorni antecedenti alla messa in esercizio della discarica avvenuta il 25 luglio 2016.

Una carenza che l’avvocato De Vincentiis ha inteso colmare anche alla luce delle note vicende giudiziarie. Dell’organismo fanno parte l’ingegner  Pietro Antonio Buda, responsabile qualità e ambiente, la dottoressa Daniza Pomponio, responsabile di contabilità e servizi finanziari e il geometra Marco Antenucci, addetto all’ufficio tecnico. Trattandosi di dipendenti del Consorzio intercomunale non sono previsti compensi.  La terza vasca, al centro di una inchiesta della Procura, è stata realizzata dall’Ati (associazione temporanea di imprese) Agecos spa-Riccoboni, la convenzione è stata stipulata il 15 dicembre 2014 e successivamente si è proceduto alla costituzione  della Cupello Ambiente, società  che dal 2016 si occupa della gestione dell’invaso posto sotto sequestro preventivo dalla magistratura il 20 marzo 2019. Le indagini, tutt’ora in corso, vertono sulla provenienza e la tipologia dei rifiuti smaltiti nell’impianto e la corrispondenza con quanto previsto nelle clausole contrattuali, nonché le forme di controllo attuate in concreto dal Consorzio per farle rispettare. Lo scorso mese di febbraio il Tribunale ha dissequestrato l’impianto (nonostante il parere contrario della Procura), sul presupposto che erano cessate le esigenze cautelari e il pericolo di inquinamento probatorio per via della ultimazione delle indagini tecniche svolte dai consulenti della Procura, ma anche sulla scorta della esecuzione di opere “riparatorie” concordate con la Regione Abruzzo e l’Arta.

A distanza di appena una settimana e proprio mentre la Cupello Ambiente stava programmando la ripresa delle attività di conferimento, è intervenuta la  Regione che ha chiuso la discarica per sei mesi e avviato un procedimento amministrativo.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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