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Il Rotary club di Vasto ha acquistato un respiratore automatico per il San Pio

L’emergenza del COVID 19, che sta impegnando soprattutto medici, infermieri e gruppi di volontari per fermare il contagio, curare i positivi e sostenere le famiglie, ha reso necessario anche qui nel vastese l’approvvigionamento di apparecchiature per far fronte a questo nemico invisibile. Il Rotary Club di Vasto, presieduto dall’avv. Arnando Tascione, ha colto questa urgenza e si è fatto promotore di una interessante iniziativa di “service” sul territorio, coinvolgendo anche alcune realtà aziendali e associative.
Così, a seguito di un incontro tra due medici (entrambi rotariani) il dott. Angelo Muraglia, Direttore Aziendale Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti, e il dott. Antonino D’Ercole anestesista  rianimatore  c/o l’Ospedale San Pio di Vasto, e ascoltando le richieste del dott. Filippo Marinucci, Direttore UOC anestesia e rianimazione, e della dott.ssa Paola Acquarola, Responsabile della Rianimazione, il Presidente, il Direttivo e i soci sono giunti all’accordo dell’acquisto di un respiratore automatico portatile ad alta prestazione “ Hamilton T1” del costo di 22.000 euro.
La raccolta fondi, condotta dallo stesso Presidente Tascione e dal prefetto del club Antonella Marrollo, con il prezioso coordinamento di Ottavio Antenucci, Presidente dell’Associazione “Vita e Solidarietà”, ha visto per la metà dell’importo il coinvolgimento solidale dei soci del club, che si sono autotassati, mentre per l’altra metà sono stati determinanti i fondi elargiti dall’azienda “ADRILOG” di San Salvo, dall’Associazione “UN BUCO NEL TETTO “ con a capo Luciana Salvatorelli e dall’Associazione “ASD Torrebruna”.
L’acquisto del respiratore automatico è un modo concreto del Rotary club per essere vicino a coloro che soffrono e per dire a tutti di non lasciarsi prendere dallo sconforto, ma di guardare avanti nel segno della speranza.
Il Presidente Tascione, nella lettera di aprile ai soci, ha rimarcato questo concetto, sottolineando in particolare che anche in questo periodo storico, difficile e drammatico, i rotariani devono rimanere “punti di riferimento per gli altri, faro e sostegno delle persone più deboli e di tutti coloro che ci sono accanto”.
LUIGI MEDEA
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