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Ripartono Termoli e Sevel. La Fiom: “Il Governo si assuma la responsabilità per la ripatenza”

Ripartono lunedì la produzione del Ducato in Sevel e di alcuni reparti connessi per la componentistica a Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori, dove si faranno anche le preserie prototipali della 500 elettrica nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo già autorizzate. Lo ha annunciato Fca ai sindacati metalmeccanici.

L’azienda seguirà la strada della autorizzazione prefettizia, informando il Governo. Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri chiedono a Fca “di effettuare subito gli incontri preparatori e di verifica per la corretta e puntale applicazione delle linee guida sulla sicurezza concordate il 9 aprile” e al governo di dare elementi di chiarezza e uniformità per garantire la salute e la sicurezza di migliaia di lavoratori.

“Nei prossimi giorni in ogni caso – spiegano i sindacati – terremo incontri e sopralluoghi per essere certi che comunque quando si avrà la ripresa produttiva su realizzi nel rispetto delle misure e azioni di sicurezza necessarie a partire dalla garanzia per una mobilità pubblica casa lavoro che tuteli dai rischi di contagio le lavoratrici e i lavoratori”.

La Fiom ritiene fondamentale l’applicazione dell’accordo sottoscritto con Fca. L’eventuale ripartenza della Sevel prima del 4 maggio è di fatto la partenza di più stabilimenti in più regioni, dalla Puglia al Molise alla Campania al Piemonte oltre a diverse aziende della componentistica situate non solo in Abruzzo. In tutti gli stabilimenti verificheremo e monitoreremo la concreta realizzazione delle linee guida e del Protocollo per ridurre al minimo il rischio di contagio”.

Lo affermano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, per la Fiom-Cgil nazionale che chiedono al governo di “fare chiarezza visto che si moltiplicano le riaperture con il silenzio assenso dei Prefetti in molti settori industriali”.

La Fiom – spiegano De Palma e Marinelli – si è assunta la responsabilità di realizzare linee guida per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma la valutazione sull’andamento epidemiologico e sulle condizioni generali per la riapertura dell’industria sono nelle competenze del Governo, altrimenti il rischio è che le ripartenze avvengano solo sulla base dell’andamento del mercato. Infine con le istituzioni a ogni livello è necessario garantire che il sistema della mobilità pubblica sia fornita con il massimo grado di sicurezza. Per questo chiediamo al Governo ed ai Ministeri coinvolti di avviare urgentemente un confronto per stabilire se vi sono le condizioni generali per la ripartenza della Sevel e di tutta la componentistica e comunque di realizzare un piano per garantire la salute e la sicurezza di tutte le lavoratrici ed i lavoratori sui territori interessati”.

Ansa

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