Disertano la seduta dell’assemblea civica e si rivolgono al Prefetto Giacomo Barbato. E’ andata in scena ieri la protesta dei tre consiglieri di minoranza, Nicola Generoso, Stefano Moretti e Pierfrancesco Galante secondo i quali “l’amministrazione ci impedisce di svolgere le nostre funzioni di controllo sugli atti”. Il consiglio comunale era stato convocato per discutere ed approvare il bilancio di previsione finanziario 2020-2022 e tutti gli atti ad esso collegati. I tre consiglieri di minoranza hanno deciso di disertare la seduta e hanno motivato così la loro assenza in aula.
“Ci sono dei motivi seri alla base di questa nostra denuncia”, spiega Generoso, “ il sindaco e la giunta hanno proceduto con una delibera al recesso del contratto con la ditta che si occupava della raccolta dei rifiuti porta a porta, procedendo contestualmente alla stipula di un altro contratto con una impresa diversa, seppure per un periodo limitato. Non siamo in grado di entrare nel merito della questione”, prosegue il consigliere della Lega, “non possiamo valutare se le scelte siano state appropriate, opportune e legittime, perché ci è stato negato l’accesso agli atti in base alla seguente motivazione: cioè che il decreto del Governo del 17 marzo sospende i procedimenti amministrativi non urgenti. E la nostra richiesta agli atti è stata considerata non urgente. In una parola”, prosegue Generoso, “ci è stato impedito di svolgere appieno le nostre funzioni di vigilanza e controllo. A questo punto ci siamo rivolti al Prefetto perché se il decreto ministeriale sospende i procedimenti amministrativi non urgenti qualcuno deve spiegarci come mai la giunta continua ad approvare delibere , poi pubblicate all’albo pretorio, che di urgenza non hanno nulla”.
Anna Bontempo (Il Centro)
