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Cupello Ambiente ricorre al Tar per il no sulla quarta vasca

Un ricorso al Tar dell’Aquila contro il diniego del Comitato Via regionale al progetto per la realizzazione di una  discarica da 480mila metri cubi. La Cupello Ambiente passa al contrattacco e chiede l’annullamento di due atti: il parere negativo del Comitato Via della Regione e la lettera del comune di Cupello con cui l’ente si esprimeva in senso negativo sulla valutazione di incidenza ambientale dell’intervento.

Oltre alla Regione Abruzzo gli avvocati della società – Giampaolo Di Marco e Pasquale Morelli – hanno individuato un’unica contro-interessata, la Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus. L’associazione ha già annunciato che si costituirà in giudizio per chiedere il rigetto del ricorso, a suo avviso del tutto infondato, anche in considerazione della difficilissima e gravissima situazione del polo del Civeta che ha una discarica sequestrata, la terza,  realizzata e gestita dalla Cupello Ambiente per conto del Consorzio pubblico.

“E’ il caso di ricordare che questa società dovette ritirare un primo progetto per la nuova discarica che avrebbe occupato terreni che il Civeta non aveva neanche concesso”, commentano i referenti della Stazione Ornitologica Abruzzese, “in seguito il progetto, che ora interessa aree limitrofe a quelle del Consorzio pubblico, fu ripresentato e bocciato grazie anche alle numerose osservazioni contrarie presentate dal pubblico che avevano fatto emergere numerose criticità. Ovviamente ci aspettiamo una mobilitazione da parte del territorio affinché i vari soggetti interessati, dalle associazioni agli enti, si schierino ufficialmente contro questo ricorso”.

Il parere negativo alla quarta vasca della Cupello Ambiente venne rilasciato a luglio 2019 dal Comitato Via regionale, che sollevò diverse questioni quali l’effetto cumulo con gli impianti del Civeta, l’impatto odorigeno negativo,  la localizzazione della nuova discarica nella fascia di rispetto degli impianti del Consorzio pubblico,  l’assenza di chiari benefici sotto gli aspetti ambientali e socio-economici e, non ultimo,  il fatto che il ricorso alle discariche è, secondo le politiche e le norme comunitarie, all’ultimo posto nella graduatoria tra le diverse opzioni gestionali che riguardano i rifiuti.

Le problematiche sollevate dagli esperti erano già state evidenziate nelle osservazioni presentate dal Comitato per la difesa del comprensorio vastese, dal Forum H20 e dalla Stazione ornitologica abruzzese,  a cui si erano aggiunte strada facendo anche 2.600 firme di cittadini contrari.

Ora la querelle è approdata  sulla scrivania dei giudici amministrativi aquilani che dovranno decidere se accogliere o meno il ricorso della Cupello Ambiente. Nel frattempo la terza vasca, a cui sono stati apposti i sigilli su disposizione della Procura di Vasto a marzo del 2019, è ancora sotto sequestro.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

 

 

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