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E su Facebook nasce il gruppo le “Sardine d’Abruzzo”

Dopo la nascita in Emilia Romagna del movimento spontaneo creato da quattro ragazzi, Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa che hanno portato sul Crescentone 15mila persone nel giorno della kermesse della Lega al PalaDozza, su Facebook nasce il gruppo “Le “Sardine d’Abruzzo” che, a due giorni dalla “creazione”, vede già oltre 3mila e 300 iscritti.

“Le “sardine” stanno crescendo in tutta Italia“, si legge nella pagina Facebook “Le Sardine d’Abruzzo”. “Sono stati organizzati flash mob a Parma, Reggio Emilia, Rimini, Piacenza, ma anche a Firenze, Sorrento, Benevento. A Torino, nel giro di 24 ore si sono iscritti al gruppo più di 22.000 membri. C’è una voglia enorme di partecipare, di testimoniare, di organizzare una nuova resistenza per sconfiggere chi semina odio, chi strizza l’occhio ai nuovi fascismi, chi usa le menzogne e la propaganda per consolidare il proprio consenso. Antifascismo, antirazzismo, democrazia solidale, sviluppo sostenibile, partecipazione, cooperazione internazionale, difesa della legalità e della costituzione, sono alcuni dei valori che ci accomunano. Su questo terreno si può costruire, ci si può confrontare, si può anche litigare, ma a questo terreno non si può rinunciare. Non solo per contrastare Salvini e il leghismo, ma per affermare che la nostra visione è prevalente. Siamo di più, siamo tanti, siamo dalla parte giusta”.

Abbiamo aspettato un po’ prima di creare il gruppo”, scrive in un post Deborah Cieri, una delle amministratrice del gruppo. “Ero indecisa. Poi però mi è di nuovo passata sotto gli occhi una dichiarazione di Salvini da ministro, una dichiarazione frequente: “Io rappresento 60 milioni di Italiani”. Ebbene, se questa iniziativa deve avere uno scopo che sia quello di contraddire queste parole, non importa se salirà al governo, non importa con quale maggioranza, l’importante è che sia sempre possibile, a chiunque lo stia ascoltando dal vivo, dire che c‘è un banco di sardine che lui non rappresenterà mai. Che il suo linguaggio, la sua disumanità, la sua volgarità e le sue menzogne non ci rappresentano. Si inizi da qui. È poco forse. Ma fa sentire meno soli.#Sardellefregne d’Abruzzo, facciamoci sentire!”.

 

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