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Vasto, in lista per l’operazione, muore nell’attesa

E’ morto aspettando di essere operato per un’aneurisma addominale diagnosticato quasi un anno fa. Una lista di attesa lunghissima , come ormai accade spesso a Vasto. S.M., 62 anni , di origine romena a da anni residente in città ,non ce l’ha fatta. Giovedì sera si è sentito male all’improvviso nella casa in cui abitata in via Pescara. Pronto l’intervento del 118. Rapido il trasporto in ospedale. Da via Pescara al nosocomio ci sono pochi minuti. Tutto inutile, Inutile il disperato tentativo dei medici del San Pio di salvarlo. Stefan non ce l’ha fatta. La famiglia ora è disperata. Stordita dal dolore. Increduli amici e parenti.

“La morte di quest’uomo”, ha commentato l’avvocato Angela Pennetta, referente del comitato civico L’Arcobaleno ” è la dimostrazione che l’assistenza sanitaria per chi risiede a Vasto e nel Vastese va assolutamente migliorata. Non si può morire aspettando il proprio turno per essere operati, peraltro di una patologia che notoriamente non da scampo. Non tutti hanno tempo e denaro per cercare soluzioni altrove. Stefan era un paziente a rischio perchè era già stato operato una prima volta.Vasto non ha più strumenti diagnostici adeguati. Gli interventi chirurgici più delicati vengono dirottati in altri nosocomi ma anche quelli ormai scoppiano. Chi rischia la vita non può essere messo in lista di attesa”, tuona l’avvocato Angela Pennetta pronta ad offrire la propria assistenza legale alla famiglia della vittima.

Il problema delle lunghe liste d’attesa è una piaga che lo stesso direttore generale della Asl , Thomas Schael nel corso della conferenza stampa tenuta qualche settimana fa al San Pio al fianco dell’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, ha definito ” una priorità da risolvere”.

«Partiamo da tecnologie d’avanguardia “, ha detto Schael “per un investimento sulla salute nel territorio non solo su Vasto», ha sottolineato il dirigente. ” Combinando insieme risorse umane e attrezzature aggiornate possiamo raggiungere l’obiettivo della riduzione delle liste d’attesa. Ho assunto la guida di un’azienda con un parco tecnologico vecchio di almeno dieci anni», ha chiarito Schael, «abbiamo necessità di aggiornare gli strumenti per dare agli abitanti di tutto il comprensorio l’assistenza che meritano di avere”.

S.M. non ha avuto il tempo di aspettare. ” Chiedo al direttore Schael”, ha aggiunto l’avvocato Angela Pennetta che, con il Comitato Arcobleno il 10 novembre farà un sit in davanti al San Pio”, di accelerare il più possibile le operazioni di risistemazione del San Pio e della sanità del Vastese. Vanno modificati i criteri delle liste d’attesa. I malati di Vasto hanno diritto di vivere”.

Paola Calvano (Il Centro)

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