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Mare e campi, il maltempo frena 1.400 assunzioni

Il lungo poste di Pasqua e del 1 maggio avrebbe dovuto dare il via alla stagione delle assunzioni sulla riviera. La crisi e le avverse condizioni meteo hanno invece messo, purtroppo, un freno ai contratti stagionali. Il termometro delle assunzioni punta decisamente al brutto. Esattamente come il meteo. Sulla riviera bar, ristoranti, agenzie di intrattenimento, cooperative e stabilimenti balneari nel 2017 hanno occupato circa 800 operatori. Un anno fa il numero si è ridotto del 10%.

Quest’anno in base alle previsioni, se Giove Pluvio continuerà a fare i dispetti, sarà ancora meno. Nel settore balneare sono sempre di più gli operatori che dividono il lavoro con i familiari. Dovrebbe restare invariata la richiesta nel settore agricolo e ortofrutticolo: 400 i posti stimati. Salvo nuove sorprese meteo.

Duecento i lavoratori che da giugno a settembre verranno impiegati nel commerciale e alimentare. Al palo anche la richiesta di personale specializzato nelle attività commerciali. I contratti che di regola hanno la durata di tre mesi al massimo, potrebbero essere molto più brevi.

“Rappresentano comunque una boccata d’ossigeno per tanti ragazzi alla ricerca di un lavoro», dicono i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Sono diverse centinaia i laureati in cerca di lavoro iscritti al Centro per l’impiego. Negli ultimi due anni il loro numero è lievitato. Altrettanti sono i diplomati. A loro si unisce un plotone di operai usciti dalle fabbriche. Pur di guadagnare qualcosa molti “dottori” accettano un impiego estivo.

Il brutto tempo ha rimandato tutto di un mese. A partire da metà giugno dovrebbe arrivare finalmente lavoro per il settore ortofrutticolo. La cooperativa Eurortofrutticola come ogni anno offrirà lavoro a centinaia di stagionali che dovranno occuparsi della raccolta, selezione e spedizione della frutta (soprattutto pesche) in tutta Europa.

Alla cooperativa si aggiungono una ventina di aziende agricole del Vastese che assumono personale da giugno a settembre. I sindacati tornano a sollecitare controlli per contrastare eventuali forme di sfruttamento e lavoro nero, sia in riviera che nei campi.

«Le grandi cooperative, così come le grandi aziende osservano le regole. In passato è capitato che nel settore artigianale e privato non sempre ci sia stata correttezza. L’auspicio è che la crescente domanda di lavoro e la crisi non spinga qualche datore ad approfittarne. Nel metalmeccanico fortunatamente non accade”, dicono i sindacati. La speranza di tutti è che con l’arrivo del sole arrivi finalmente la stagione del lavoro per tanti giovani ma anche padri di famiglia (e sono tanti) iscritti nelle liste di disoccupazione.

Paola Calvano (Il Centro)

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