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Sistemi informatici, “Il Comune ammette il caos”

Sono occorsi circa due anni all’amministrazione comunale per ammettere ciò che tutti i vastesi sapevano da tempo: la situazione di caos all’interno dei sistemi informatici comunali non era assolutamente sanabile.  Nonostante interrogazioni, interpellanze, articoli di stampa dei consiglieri di opposizione, nonostante denunce di malfunzionamenti costanti, costi duplicati e disservizi di ogni tipo, evidenti a tutti, e manifestati anche dagli stessi dipendenti comunali, Menna e la sua pluridecorata e premiata dirigenza, per più di due anni, hanno pervicacemente confermato e giustificato la scelta di affidare a un nuovo fornitore i sistemi informatici comunali, scelta attraverso la quale – secondo Menna – il Comune avrebbe risparmiato tantissimo.

Invece per oltre due anni abbiamo assistito alla situazione paradossale in cui il Comune di Vasto, con utilizzo di risorse pubbliche, ha dovuto continuare a pagare due fornitori informatici: il vecchio fornitore, Dedagroup, che veniva ancora utilizzato in molti settori, e la nuova azienda prescelta, Studiok, divenuta poi Apkappa.

Oggi, con la pubblicazione (ritardata) della delibera di giunta 17 del 22 gennaio 2019, l’Amministrazione finalmente ha sconfessato sé stessa e le decisioni degli ultimi due anni e ha stabilito di ricorrere a una gara di appalto per individuare un nuovo fornitore che soppianti l’attuale dualismo caotico. Tra l’altro la Giunta comunale è arrivata a questa (inevitabile) conclusione anche a seguito della perizia informatica dell’ing. Scorrano, commissionata dall’amministrazione a settembre 2018, e costata anche essa alle casse comunali diverse migliaia di euro.

Prendiamo atto che il dirigente ad interim del II settore, il Segretario Comunale Angela Erspamer, ha saputo porre fine a una escalation che stava assumendo contorni imbarazzanti, nell’unica maniera possibile, ricorrendo a una nuova gara di appalto ad evidenza pubblica, che ci auguriamo sia trasparente e veloce, e sulla quale vigileremo attentamente.

Peccato però si sia giunti a tale conclusione solo dopo due anni di tempo e solo dopo il copioso esborso di risorse pubbliche: ci chiediamo, e chiediamo alle autorità di controllo competenti, chi pagherà i costi, i ritardi, la duplicazione dei contratti, la lunga serie di malfunzionamenti innescati dalle decisioni dell’amministrazione Menna tra il 2016 e il 2017, decisioni di cui ancora oggi dipendenti comunali e cittadini subiscono sulla propria pelle le conseguenze.

Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)

Francesco Prospero (Fratelli d’Italia)

Guido Giangiacomo (Forza Italia)

Alessandro d’Elisa (Gruppo misto)

Edmondo Laudazi (Il nuovo faro)

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