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Quarta vasca, il Comune “ascolta” il paese

Il parere definitivo sulla quarta vasca da 480mila metri cubi, proposta da un operatore privato a ridosso del polo impiantistico del Civeta, sarà subordinato ad una serie di consultazioni con le associazioni cittadine e con le organizzazioni sindacali dei lavoratori del Consorzio Civeta. E’ di questo tenore il documento approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Cupello che ha discusso sul progetto presentato in Regione dalla Cupello Ambiente, società che fa capo all’imprenditore pugliese Rocco Bonassisa, sulla scorta di un ordine del giorno presentato e poi ritirato dal capogruppo della lista civica “Il Cambiamento, Camillo D’Amico.

Il dibattito in aula – seguito da una rappresentanza del Comitato cittadino per la difesa del comprensorio – ha messo in luce le due posizioni: quella di assoluta contrarietà del gruppo consiliare di minoranza guidato da D’Amico e l’altra della maggioranza del sindaco Manuele Marcovecchio, propensa ad avviare una serie di consultazioni con le varie realtà territoriali prima di pronunciarsi sul progetto, oggetto di una raccolta di firme promossa dal Comitato cittadino.

“Il documento è stato approvato all’unanimità: è la condivisione di un percorso di ascolto propedeutico al rilascio di un parere motivato”, commenta il sindaco finito spesso nel mirino di minoranze ed associazioni per non aver preso posizione sul progetto.

La premessa è che nei mesi scorsi la Cupello Ambiente (che gestisce la terza discarica del Civeta), ha presentato in Regione una istanza per ottenere l’autorizzazione alla realizzazione di una quarta vasca e che, nell’ambito di tale procedimento ancora in itinere, i vari enti sono chiamati a dare il loro parere.

Per quanto riguarda il comune di Cupello l’ufficio tecnico ha fatto richiesta di alcuni specifici chiarimenti”, si legge sul documento approvato dall’assemblea civica, “il rapporto di incidenza ambientale, affinchè si tenga in debito conto della sensibilità del sito di nidificazione del Nibbio Reale e Nibbio Bruno, effettuando specifiche valutazioni in merito alle incidenze prevedibili sia in fase di costruzione che di esercizio dell’impianto, oltre all’eventuale verifica di assoggettabilità del progetto alla valutazione ambientale strategica”. In seguito alle criticità rappresentate dall’amministrazione comunale l’iter è stato sospeso.

Se l’argomento è approdato in aula è merito dell’ordine del giorno presentato dal mio gruppo consiliare”, rimarca D’Amico, “abbiamo deciso di ritirare il documento solo a fronte dell’impegno preso dall’amministrazione comunale di avviare un confronto con le realtà sociali presenti sul territorio e di riferire sull’esito in consiglio, ma sia ben chiaro che su queste tematiche non abbasseremo la guardia. ”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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