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E nelle fabbriche vastesi arriva un mese di stop

Sono cominciate ieri e dureranno un mese a scaglioni le vacanze di Natale per i lavoratori del gruppo Nsg Pilkington (circa 2400 dipendenti). I primi a fermarsi sono stati i 230 lavoratori della Primo, fra cinque giorni si fermano i 1800 colleghi della casa madre Pilkington e dal 17 vanno in vacanza anche i 220 dipendenti della Bravo. Il gruppo riprenderà a lavorare regolarmente il 7 gennaio 2019. Per ogni dipendente la sosta sarà mediamente di tre settimane.

Vacanze più brevi alla Denso (1.100 dipendenti), a comunque più lunghe che in passato. L’azienda chiude per ferie il 22 dicembre e riapre il 7 gennaio. La crisi del settore auto ha inevitabilmente condizionato le soste di fine anno nelle grandi fabbriche del vastese e nell’indotto.

A gennaio con la ripresa delle immatricolazioni delle vetture dovrebbero aumentare nuovamente gli ordinativi per i componenti auto, ma la ripresa si prevede purtroppo lenta e i primi effetti si avranno a marzo 2019.

L’economia del Vastese è in sofferenza. Alla Pilkington, il decreto che consente un anno di cassa integrazione straordinaria è un ottimo salvagente, ma non fa miracoli. Il presidente Graziano Marcovecchio, ha più volte ribadito che il periodo è delicato. Gli ammortizzatori sociali sono la formula migliore per mantenere inalterati i livelli occupazionali in attesa di tempi migliori.

«L’azienda», conferma il segretario provinciale della Cgil, Emilio Di Cola, «ha deciso un lungo ponte a fine anno. La pausa servirà al riallineamento delle linee produttive».

Tra ferie di fine anno e cassa integrazione, la stragrande maggioranza degli impianti rimarrà spenta per quasi un mese. La fermata collettiva riguarderà i 1.800 dipendenti della multinazionale giapponese. Anche alla Denso Manufacturing è stato deciso il ponte di Natale. Quest’anno il colosso giapponese di fermerà dal 22 dicembre al 7 gennaio L’attesa per le immatricolazioni auto di gennaio è tanta.

La speranza è che il gruppo Fiat riprenda a volare come in passato. Fiat è il cliente che ha ridotto maggiormente gli ordinativi a causa del calo della domanda delle vetture diesel. A fine gennaio sarà fatto il punto della situazione. I sindacati continueranno la loro battaglia per portare a San Salvo la produzione dei motori ibridi ed elettrici. “Sono il futuro dell’auto“, dice Primiano Biscotti, segretario provinciale della Cisl.

Non va sottovalutata la concorrenza delle fabbriche Denso di Spagna e Ungheria. I sindacati chiedono alla politica di favorire gli investimenti a favore di aziende con un mercato consolidato favorendo lo sviluppo. “Non c’è più tempo da perdere”, insistono Cgil, Cisl e Uil.

Paola Calvano (Il Centro)

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