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Il pacchetto-sicurezza bocciato dal consiglio

Chiedono una città più sicura con il rafforzamento della videosorveglianza, già presente sul territorio e con l’istituzione del turno di notte della polizia municipale, ma il pacchetto di proposte presentato dalla minoranza consiliare è stato bocciato dalla maggioranza.

Dopo il via libera alla vendita delle quote pubbliche detenute all’interno della Pulchra, il consiglio comunale ha discusso e respinto il documento presentato dalla opposizione che, partendo dalla percezione di insicurezza avvertita sempre più dai cittadini e dall’escalation degli episodi criminosi, aveva sottoposto al consiglio comunale una delibera che impegnasse il sindaco Francesco Menna a mettere in atto una serie di provvedimenti: convocare un Comitato provinciale straordinario per l’ordine e la sicurezza, allargato a forze sindacali e di categoria, sociali, produttive e politiche; rafforzare ed estendere il sistema di controllo di videosorveglianza, renderlo più efficiente migliorando la manutenzione e l’adeguamento alle nuove tecnologie, coinvolgere sempre più le associazione e i tanti comitati di quartiere  nella soluzione dei problemi di sicurezza, ad esempio facendo ricorso a programmi di controllo del vicinato con iniziative di prevenzione di truffe, criteri di sicurezza nella progettazione urbanistica e degli edifici.

Tra le proposte c’erano anche quelle relative al miglioramento della illuminazione pubblica in quei tratti di strada dove attualmente risulta precaria o addirittura  carente  e l’istituzione del turno notturno della polizia Municipale, il cui organico, notoriamente sottodimensionato, andrebbe rafforzato. Il vecchio refrain “Vasto non è Beirut” ha aleggiato durante tutta la discussione in aula.

“Neppure sul tema sicurezza, così sentito dai cittadini, l’amministrazione Menna ha inteso condividere con la minoranza un documento che non abbiamo scritto noi, ma i cittadini che non sopportano più di vivere in una città un tempo sicura e che oggi non lo è ”, commenta Davide D’Alessandro, uno dei consiglieri firmatari della proposta di delibera, “continuare a far finta di niente, continuare a ripetere che Vasto non è Beirut mentre le rapine a mano armata aumentano, significa andare contro la città e chi la abita e la vive, senza distinzioni di sorta tra giovani e anziani”.

Sono stati invece rinviati tutti gli altri punti all’ordine del giorno, per la maggior parte interrogazioni. Tra questi la mozione di Vincenzo Suriani sul danneggiamento delle Terme Romane e la mozione “plastic free” del gruppo consiliare M5S.

Anna Bontempo (Il Centro)

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