“La vendita della quota pubblica detenuta dal Comune nella Pulchra, ad un prezzo ben al di sotto del valore reale, potrebbe creare un pesante danno erariale”. Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle invita l’amministrazione comunale a riflettere sulla possibilità di annullare la gara in autotutela che vede la Sapi, socio privato della spa che si occupa del servizio di igiene urbana e della raccolta differenziata, unica concorrente.
La ditta, che fa capo all’imprenditore vastese Giovanni Petroro, ha offerto 1.160.000 euro (cioè 2mila euro in più rispetto alla stima effettuata) per acquisire il 51% delle azioni di Pulchra ambiente in possesso del comune di Vasto. L’intervento di Dina Carinci e Marco Gallo arriva alla vigilia dell’assemblea civica in programma domani alle 9 e che vede tra i punti all’ordine del giorno anche quello relativo alla vendita della quota pubblica. I due consiglieri pentastellati hanno inviato una lettera al sindaco Francesco Menna e ai consiglieri invitandoli a riflettere.
“Le valutazioni poste a fondamento dell’importo a base d’asta della quota comunale sono decisamente anomale e discutibili ed hanno portato ad una riduzione del valore, fissato a 1.158.965, a fronte di una stima iniziale di 1.336.311”, annotano i due esponenti del M5S, “le principali anomalie della perizia riguardano i ricavi dalle prestazioni, riferiti erroneamente solo ai servizi principali, con esclusione dei servizi opzionali; i ricavi da filiera Conai, più bassi dei valori che si avrebbero applicando il capitolato; il sostanzioso aumento dei costi del personale a partire dal 2018, privo di una reale motivazione in quanto i servizi erogati nel 2018 sono stati gli stessi erogati nel 2017; la dinamica dei costi industriali legata all’inflazione mentre i ricavi restano costanti per tutta la durata del contratto (2019-2023). Questa iniziativa è diretta a tutti i consiglieri comunali e al sindaco Francesco Menna affinché prendano coscienza della effettiva situazione e riflettano sulla concreta possibilità di annullare la gara in autotutela a causa del pesante danno erariale che deriverebbe dalla vendita della quota ad un prezzo ben al di sotto del valore reale. L’auspicio è che lunedì (domani per chi legge, ndc) ciascun componente del consiglio comunale sappia consapevolmente come votare”.
Anna Bontempo (Il Centro)
