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Le mareggiate flagellano la costa, il grido di allarme degli operatori

“Come ogni anno siamo punto e a capo con i danni delle mareggiate a causa delle lungaggini burocratiche che ci impediscono di proteggere le nostre strutture balneari; è un autentico bollettino di guerra, occorrono interventi immediati da parte della regione Abruzzo”. A lanciare l’allarme è il presidente del Sib Confcommercio Abruzzo, Riccardo Padovano a seguito delle violente mareggiate verificatesi in queste ore che hanno causato ingenti danni su tutta la costa abruzzese.

“L’intera costa abruzzese – dice Padovano – è flagellata da violente mareggiate che stanno danneggiando le strutture balneari ed in alcuni casi stanno mettendo a rischio strade e civili abitazioni. È assurdo che ogni anno in questo periodo ci ritroviamo a parlare delle stesse cose, potremmo prendere un comunicato stampa di dodici mesi fa e sembrerebbe un copia incolla. Purtroppo invece è la drammatica realtà e oggi dobbiamo contare i danni malgrado i nostri ripetuti appelli alle istituzioni e malgrado la volontà dei titolari degli stabilimenti balneari di collaborare, anche a proprie spese, alla protezione delle strutture mediante barriere radenti o cumuli di sabbia”.

“In altre realtà costiere del Veneto e della Romagna – sottolinea il presidente dei balneatori – gli interventi urgenti di difesa della costa sono già gestiti dai privati con l’avallo del pubblico. Invece da noi siamo ancora alle prese con le lungaggini burocratiche degli enti preposti che ogni volta rallentano la predisposizione anche di elementari misure protettive con richieste spropositate alla natura degli interventi proposti. Ci chiediamo perché ogni anno dobbiamo intervenire a posteriori a nostre spese per salvare le nostre strutture e se piuttosto dobbiamo chiedere i danni a tutti gli enti che con i loro ritardi e le loro inefficienze ci hanno posto in queste condizioni”.

“Chiediamo – è l’appello di Padovano – interventi immediati da parte della Regione Abruzzo per realizzare nelle prossime ore opere di somma urgenza a protezione delle infrastrutture a rischio”, dalle barriere radenti e “a tutto quanto possa evitare ulteriori danni al litorale”. Subito dopo, dice “attivarsi per avviare quei lavori per i quali esistono già i progetti approvati ed i fondi, come ad esempio a Francavilla al Mare dove lavori già aggiudicati dal 2017 non sono ancora partiti e qualora già realizzati avrebbero in parte evitato il disastro che oggi è sotto gli occhi di tutti. Chiediamo, infine, di includere in un progetto integrato di difesa della costa abruzzese anche quelle zone di Alba Adriatica, Pineto, Martinsicuro, Silvi Marina, Montesilvano, Francavilla e Casalbordino già danneggiate ma per le quali non è previsto alcun intervento”.

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