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“77mila euro per la festa patronale sono una enormità”

77.700 euro per una festa patronale durata solo cinque ore. Una festa spettrale nei primi tre giorni, che si è riempita solo nella sera di domenica 30 settembre, dall’inizio della processione alle 19 e fino alla fine dei fuochi di artificio alle 24. Sono 77.700 euro per sole 5 ore di festa: sono 15.540 euro l’ora, 240 euro al minuto, 4 euro al secondo. Per il resto il vuoto: nessun evento degno di nota negli altri giorni delle feste patronali, nessuna celebrazione, solo esibizioni raccattate di ex esponenti del PD, residui estivi, sagre del lupino e della nocella, con le giostre in esilio e la navetta gratuita (offerta dagli amici) che si è rivelata un flop totale. In fin dei conti non è semplice spendere 15.540 euro l’ora, 240 euro al minuto, 4 euro al secondo.

Ci sono riusciti il Sindaco Menna e il giovane assessore Della Penna, coadiuvati dai loro uffici, che già questa estate avevano prodotto solo polemiche e calo delle presenze. Della Penna e Menna ci spiegheranno in consiglio comunale chi ha scelto questi artisti, chi ha gestito la fase di contrattazione a questi prezzi, quanti fornitori hanno contattato, quanti preventivi hanno chiesto, per organizzare tutto ciò. Ci spiegheranno anche, se non saranno troppo impegnati, chi ha firmato le determine dirigenziali da 77.700 euro lo scorso 26 settembre, visto che l’architetto Lino D’Annunzio, che risulta averle scritte, approvate e firmate, il 26 settembre era in ferie. Ci spiegheranno. Noi intanto constatiamo ciò che dice la gente: che il turismo comunale è amministrato e  gestito da stregoni improvvisati, supponenti e travestiti da grandi esperti, che dopo una estate con più ombre che luci, e sprechi grandissimi, hanno dato vita a un San Michele altrettanto costoso e fallimentare.

Invitiamo di nuovo l’assessore a trarre le dovute conclusioni: chi non è in grado di occuparsi di turismo, e scambia il “fare turismo” con la semplice organizzazione di concerti esosi (che poi gli organizzano altri), non può continuare nel suo ruolo. Si dimetta per il suo stesso bene e lasci spazio, perché oramai il vaso è saturo e la pazienza esaurita. Lasci oppure lo aspettiamo in aula di consiglio, dove non potrà sfuggire a questa e altre mille domande sul suo operato, a cui al momento non ha la minima idea di come poter rispondere.

 

I consiglieri comunali

Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia)

Davide D’Alessandro (Vasto 2016)

Alessandro d’Elisa (Gruppo misto)

Guido Giangiacomo (Forza Italia)

Edmondo Laudazi (Il nuovo faro)

 

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