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La panchina di Ottavio Palladini scotta

Il risultato del derby di ieri pomeriggio ha detto sostanzialmente tre cose: la prima è che la Vastese non sa cosa vuol dire vincere. La seconda è che il Francavilla è riuscito a restare in partita fino alla fine nonostante il doppio svantaggio, recuperato negli ultimi venti minuti grazie ad un immenso Banegas. La terza, che è poi anche la più dolorosa, è che la panchina di Ottavio Palladini ha le ore contate. A condannarlo sono i numeri, impietosi: soli 2 punti in quattro partite, undici gol subiti e sogni di gloria già chiusi nel cassetto.

Come spesso accade in questi casi, a pagare per primo è sempre il tecnico al quale viene imputata la responsabilità di avere avallato una campagna acquisti che, annunciata di sicuro spessore, si sta rivelando un autentico flop: giocatori sopravalutati, una squadra che non è una squadra, i punti cardine della scorsa stagione accantonati, o quasi. A conferma di tutto ciò anche il cambio di modulo: dopo aver lavorato per due mesi sul 4-3-3 ieri il tecnico marchigiano ha optato per un più “coperto” 3-5-2 che, se è vero che ha ben retto per almeno un’ora, è crollato nell’ultima mezzora, nel momento topico del match.

Un cambio di modulo che ha fatto anche due vittime illustri, capitan Fiore e Ridolfi: il primo spesso determinante lo scorso anno, il secondo arrivato a Vasto per fare la differenza. Ieri il Presidente Bolami ha lasciato intendere che nelle prossime ore qualcosa succederà. Lo stesso allenatore, accerchiato dai cronisti, pur sentendosi sicuro di restare, ha detto che è normale in questi casi mettere in discussione il tecnico. Oggi o domani ne sapremo sicuramente di più. La cosa che dispiace è che Palladini sembrava la persona giusta al posto giusto. Come dispiace che alla fine a pagare sarà solo lui.
Il direttore sportivo Nando Ruffini va controcorrente e, senza fare nomi, attacca alcuni giocatori. “E’ riduttivo prendersela con l’allenatore. Qui ci sono giocatori che fanno in pieno il proprio dovere ed altri no. E’ questo il vero problema che dobbiamo risolvere perchè qui a Vasto gli stipendi vengono pagati regolarmente a tutti, la città è bella ed il pubblico merita. E poi ci sono almeno 7 o otto società che sul mercato hanno investito più di noi. Non abbiamo mai detto di dover vincere il campionato”.

Gaetano Quagliarella (il centro)

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