Agli arresti domiciliari per spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento aggravato e porto abusivo di arma, usciva da casa nonostante il divieto. Piero Di Carlo, 32 anni di San Salvo è finito ieri mattina in carcere. Sorpreso dalla polizia all’esterno della sua abitazione, ha cercato di giustificare inutilmente il fatto.
La polizia ha avvisato la Procura e quest’ultima ha chiesto e ottenuto dal giudice Giangiacomo l’aggravamento della pena. Gli agenti del commissariato hanno bussato ieri mattina alla porta di casa del trentaduenne in contrada Stazione e lo hanno accompagnato a Torre Sinello. Il difensore , l’avvocato Antonello Cerella ha preferito per il momento non commentare.
Piero Di Carlo è la figura più inquietante del quintetto arrestato dalla polizia nell’ambito dell’operazione antidroga “Clean Shirt”. Sarebbe stato lui ad esplodere il 7 ottobre 2016 un colpo di pistola contro il negozio Little Pet di corso Mazzini. Seguendo lui la polizia ha scoperto l’esistenza di una vera e propria centrale di spaccio di droga tra Vasto e San Salvo capace di smerciare centinaia di dosi di eroina e cocaina. Non solo. Quattro mesi fa nel corso di un controllo Di Carlo insieme ad un altro personaggio coinvolto nell’operazione anti droga, Mirko Di Giacomo, è stato denunciato per detenzione di materiale esplodente. Nell’auto che i due utilizzavano era stata nascosta una bomba carta di fattura artigianale, a forma cilindrica, con una miccia da 7,5 centimetri . Secondo la polizia quell’ordigno avrebbe dovuto essere utilizzato per compiere altri attentati a Vasto. Con il suo arresto la polizia coordinata dal dirigente Fabio Capaldo ritiene di avere neutralizzato un elemento di spiccata pericolosità sociale. Di Carlo sarà interrogato dal giudice subito dopo Ferragosto.
Paola Calvano (Il Centro)
