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Educazione sessuale, pornografia, rete: le proposte

La nostra intervista al professor Guido Brunetti su un tema drammaticamente attuale e molto delicato dal titolo “Come proteggere i nostri figli dalla pornografia e da Internet” ha suscitato vivo interesse. A dimostrazione che l’argomento per tanti genitori e docenti è molto sentito, anche se storicamente la famiglia, la scuola e le istituzioni non sembrano essersi rese conto dell’urgenza di realizzare azioni concrete e globali per neutralizzare un fenomeno che ha gravi conseguenze sullo sviluppo mentale, cognitivo, affettivo e sociale del bambino, potendo determinare, come ha messo bene in luce il nostro illustre interlocutore, molteplici disturbi psichiatrici.

L’intervista ha avuto un seguito. Una autorevole personalità politica ha preso in seria considerazione due proposte avanzate da Brunetti:

  1. Nominare una Commissione di esperti (neuropsichiatri infantili, psicoanalisti, ginecologi, sessuologi) con l’incarico di redigere le linee guida di uno “Standard di educazione sessuale in Italia”;
  2. Organizzare trasmissioni televisive prodotte dalla Rai e da Mediaset attraverso cicli di lezioni in materia.

Purtroppo la situazione di incertezze e di confusione dell’attuale momento politico rende problematico la sollecita attuazione di così importanti iniziative, la cui realizzazione rappresenterebbe sia il superamento di tabù millenari, resistenze, pregiudizi, rifiuto, superficialità, sia l’ avvio di un illuminato percorso di rilevante impatto sociale, educativo e morale.

    Anna Gabriele

 

 

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