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Pilkington, ora ci sono timori anche per l’indotto

La politica si mobilita e davanti al rischio di perdere dopo Honeywell anche Pilkington , il segretario provinciale del Pd, Gianni Cordisco e i portavoce M5S di Vasto hanno scritto a Germano di Laudo, segretario generale della Camera del Lavoro Provinciale, per comunicare la disponibilità ad intervenire sulla crisi industriale che sta interessando oltre alla NSG Pilkington anche la TE Connectivity.

Non solo. Dal futuro Pilkington dipende un indotto di 8000 lavoratori, senza contare che l’esempio della multinazionale del vetro potrebbe essere seguito anche da Denso.

Ieri è stata una giornata di assemblee. Anche oggi migliaia di lavoratori saranno messi al corrente della situazione e decideranno le azioni che riterranno più opportune per difendere il loro posto di lavoro.

La possibile fuga delle fabbriche fa paura. E fa ancora più paura perchè la perdita di altre aziende ha dimostrato che senza impegno il Vastese rischia di morire. Quello che accade a Piana Sant’Angelo è seguito con attenzione anche da Assovasto.

“Abbiamo in programma delle riunioni per discutere la questione e decidere la nostra posizione”, dice il direttore di Assovasto, Giuseppe La Rana.Il Pd“, dice Angelo Di Laudo mi ha comunicato che è pronto ad intervenire in difesa dell’occupazione del Vastese”.

Il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca ha ribadito la sua disponibilità e così pure il sindaco di Vasto, Francesco Menna.

L’obiettivo è convincere Pilkington ad investire ancora sulla fabbrica di San Salvo.

Il senatore Gianluca Castaldi, portavoce al Senato del M5S, Carmela Grippa, portavoce alla Camera dei Deputati e Pietro Smargiassi, consigliere regionale hanno comunicato la disponibilità ad aprire un tavolo di discussione per “costruire una rete di protezione attorno al futuro del territorio. ” Dichiariamo” ,scrivono Castaldi, Grippa e Smargiassi “ senza ombra di dubbio, la nostra disponibilità, a tutti i livelli istituzionali (Regione, Camera, Senato), nel rappresentare le istanze provenienti dal territorio. Per sviluppare una strategia concreta di sviluppo economico è necessario comprendere i limiti degli attuali paradigmi che guidano la dimensione produttiva, i servizi, gli assetti territoriali. Raccogliamo l’appello della Cgil per costruire una rete in grado di determinare un nuovo futuro :rivitalizzazione del Vastese ,nuova e diversa pianificazione delle infrastrutture. Senza un degno sistema di trasporti, di reti (stradali, ferroviarie, digitali, territoriali) non si ha attrattiva, non si valorizzano le risorse ambientali, non si difendono dallo spopolamento le aree interne, non si crea futuro e non si ridetermina una nuova sostenibilità sociale”, concludono Castaldi, Grippa e Smargiassi.

Paola Calvano (Il Centro)

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