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Apre il cantiere, ma i lavori non bastano

Al via i lavori per l’erosione della costa in località Lago Dragoni. E’ stato allestito ieri il cantiere per il rafforzamento della scogliera frangiflutti per un tratto di 200 metri.

Si tratta di lavori di somma urgenza, approvati dal servizio opere marittime della Regione, pari a 200mila euro, per fronteggiare la situazione di pericolo che si è venuta a creare nel tratto di Torino di Sangro interessato alla pista ciclo-pedonale della Via Verde Costa dei Trabocchi, da quelle parti fortemente compromessa.

La sindaca Silvana Priori, nel frattempo, ha chiesto un incontro urgente al presidente della Regione, Luciano d’Alfonso, allargato anche alla Provincia.

“I lavori che inizieranno giovedì servono solo a superare l’emergenza”, spiega, “poi occorre mettere subito in cantiere gli interventi necessari per evitare il collasso degli altri tratti di costa. E’ quindi necessario intercettare i fondi”.

Intanto sul problema erosione della costa è intervenuta Legambiente che punta l’indice contro interventi che hanno dimostrato la loro inutilità.

“Si continua a proporre barriere artificiali come linea di difesa con opere rigide che non risolvono il problema, anzi accelerano processi erosivi”, dichiara Luzio Nelli, responsabile del consumo di suolo dell’associazione, “nella comunità scientifica internazionale e italiana, è universalmente accettato che questo tipo di soluzioni progettuali, sono causa di problemi ambientali, di sicurezza per la balneazione e non risolvono il problema.”

Per il presidente regionale di Legambiente, Giuseppe Di Marcovanno evitati progetti invasivi e mancate o errate pianificazioni. E’ il momento di mettere in campo scelte precise come l’istituzione del Parco nazionale della costa teatina che può garantire una corretta pianificazione complessiva dell’intera Costa dei Trabocchi e risorse utili alla causa”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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