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Vasto, ora i residenti di Via Roma vanno al Tar

Sono intenzionate a ricorrere al Tar le dieci famiglie destinatarie di una ordinanza firmata dal sindaco Francesco Menna che intima loro di porre in essere tutte le attività e gli adempimenti necessari per l’immediata cessazione degli scarichi fognari. Succede che le case, ubicate in alcune traverse di via Roma, non sono allacciate alla fognatura pubblica, facendo defluire i reflui a cielo aperto. La situazione, denunciata dai proprietari dei terreni sottostanti il viadotto Histonium, potrebbe avere anche un rilievo penale, oltre che essere oggetto di sanzioni che vanno da un minimo di 6mila ad un massimo di 60mila euro.

Nei giorni scorsi le dieci famiglie hanno ricevuto l’ordinanza sindacale che impone loro di allacciarsi alla pubblica fognatura, ma la situazione a loro avviso non è di così facile soluzione. Proprio per questo i cittadini si sono rivolti agli avvocati Giovanni Di Santo e Cristiano Bertoncini. 

“Il ricorso è pronto”, fanno sapere i legali che per difendere gli interessi dei nuclei familiari si sono avvalsi anche di alcune consulenze tecniche che, a quanto pare, confuterebbero la tesi del Comune, dimostrando che, in realtà, le abitazioni sono allacciate alla rete fognaria. Esattamente il contrario di quello che si legge sull’ordinanza sindacale notificata nelle scorse settimane agli interessati, alla Sasi e al Servizio Iesp (Igiene, epidemiologia e sanità pubblica) della Asl.

La querelle va avanti da alcuni mesi. Ad accertare che gli scarichi di dieci famiglie finiscono sui terreni sottostanti il viadotto Histonium, confluendo nel Fosso Anghella, causando problemi igienico-sanitari e mettendo a rischio la falda acquifera, fu la polizia municipale che a suo tempo raccolse la denuncia di alcuni agricoltori. Gli accertamenti dei vigili urbani presero il via nei mesi scorsi in seguito alle segnalazioni di alcuni proprietari di terreni in località Anghella, zona compresa tra via Santa Lucia e la Istonia, la strada che collega il centro alla Marina. I titolari degli orti lanciarono l’allarme a causa dell’odore nauseabondo proveniente da un appezzamento di terreno dove andavano a confluire gli scarichi di dieci abitazioni di via Roma. Nei mesi scorsi c’è stato anche un incontro in Comune per cercare di dirimere la vicenda destinata a finire sulla scrivania dei giudici amministrativi a cui i cittadini hanno deciso di rivolgersi per dimostrare la loro perfetta buona fede.

Anna Bontempo (Il Centro)

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