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“Funzionaria del Comune col doppio stipendio”

Nei giorni scorsi era intervenuto per denunciare i costi eccessivi  e per proporre una regia unica per le tre istituzioni cittadine che si occupano di cultura, cioè Scuola civica musicale, Centro Studi Rossettiani e Teatro Rossetti. Ora torna alla carica per sapere a che titolo una funzionaria del Comune, che svolge funzioni di segretaria per il Centro Studi Rossettiani,  percepisca un compenso di circa 3mila euro l’anno, oltre allo stipendio da dipendente.

Non molla la presa Davide D’Alessandro che con una interrogazione presentata al sindaco Francesco Menna e al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte,  paventa un danno erariale a carico delle casse municipali. Il consigliere di minoranza vuole sapere “a che titolo venga erogato il compenso alla segretaria del Centro Studi Rossettiani, non potendo essere incluso nello specifico elenco previsto delle vigenti normative”, aggiungendo che “si proceda al recupero delle somme indebitamente erogate per gli anni per i quali non si sia prescritto il diritto di credito vantato dall’ente”.

D’Alessandro è categorico e a supporto della sua tesi cita contratti di lavoro e sentenze.

“Esistono numerose deliberazioni della magistratura contabile che chiariscono che non possono essere erogati ai dipendenti maggiori compensi, seppur gli stessi siano finanziati da soggetti terzi”, sostiene D’Alessandro, “senza considerare che le disposizioni contenute nei diversi articoli dei contratti collettivi nazionali del comparto regioni ed autonomie locali, prevedono che agli incaricati di posizione organizzativa sia possibile erogare esclusivamente l’indennità di risultato, l’incentivo per la progettazione delle opere pubbliche, i compensi per gli avvocati dell’ente, i compensi per rappresentare l’ente nel contenzioso tributario,  i compensi per lo straordinario elettorale e per le risorse trasferite dall’Istat per lo svolgimento di attività di supporto ai censimenti ed alla gestione delle attribuzioni statistiche, l’indennità di vigilanza, i compensi per lavoro straordinario elettorale prestato nel giorno del riposo settimanale e quelli per le attività svolte nell’ambito della istruzione delle domande di condono edilizio, a condizione che l’ente abbia deliberato una maggiorazione della oblazione finalizzata proprio alla remunerazione del proprio personale impegnato ed a condizione che le relative attività siano svolte al di fuori dell’orario di lavoro”.                

Anna Bontempo (Il Centro)

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