“Per la cultura si spende troppo e male? Uniamo il Teatro Rossetti, la Scuola civica musicale e il Centro Studi Rossettiani sotto un’unica regia comunale, per abbattere totalmente i costi e valorizzare appieno le risorse interne all’ente”.
Davide D’Alessandro torna alla carica sulle spese sostenute per le tre Istituzioni e con una interrogazione al sindaco Francesco Menna e al presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte chiede di “favorire quel ricambio naturale tanto sbandierato durante l’ultima campagna elettorale, che non può e non deve riguardare soltanto i ruoli e le funzioni della classe politica”.
Sotto la lente di ingrandimento del consigliere di opposizione sono finiti gli incarichi per la direzione artistica del Teatro Rossetti (in scadenza il 31 dicembre), della Scuola civica musicale e del Centro Studi Rossettiani, affidati i primi due al maestro Raffaele Bellafronte e l’altro ai professori Gianni Oliva e Mirco Menna.
“Bellafronte ha percepito negli ultimi dieci anni oltre 500 mila euro dal Comune di Vasto per la direzione artistica del Teatro Rossetti e per amministrare la scuola civica musicale”, è il resoconto di D’Alessandro, “mentre il professor Oliva percepisce 24 mila euro (2000 mensili) e il prof. Mirco Menna 12 mila euro (1000 mensili) per guidare il Centro Studi Rossettiani. I programmi presentati dalle rispettive Istituzioni sono alquanto discutibili e non meritevoli dei costi ingenti sopportati dall’ente, cioè dalle tasche di tutti i cittadini Vastesi e il contesto economico e la situazione finanziaria del Comune tutto consentono tranne di sprecare ulteriore denaro pubblico”.
Partendo dal presupposto che i tre incarichi sono stati ereditati dall’amministrazione dell’ex sindaco Luciano Lapenna, il consigliere chiede all’attuale primo cittadino “se intenda o meno segnare una netta discontinuità da una macchina amministrativa che ha costantemente sperperato denaro pubblico all’esclusivo scopo di alimentare il consenso elettorale”.
Anna Bontempo (Il Centro)
