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Rilancio di Punta Penna, “Prima di tutto l’ambiente”

Rivendica con orgoglio gli importanti risultati conseguiti per la tutela ambientale e boccia la proposta del capogruppo della lista civica “Il Nuovo Faro”, Edmondo Laudazi bollandola come “un’articolata quanto fumosa presa di posizione sullo sviluppo di Punta Penna da parte di un rappresentante della minoranza che, però, contemporaneamente svolge la professione di tecnico privato a sostegno di progetti industriali nella stessa zona, oggetto di  delicate valutazioni di compatibilità”.

La segreteria cittadina del Pd interviene sulla proposta del consigliere comunale di opposizione che ha lanciato l’idea della istituzione di una “Area produttiva ecologicamente attrezzata” (Apea) per coniugare la salvaguardia degli ambienti fragili e pregevoli con il rilancio dell’economia, prendendo spunto dal dibattito che si è riacceso sulla zona di Punta Penna dopo la presentazione dello studio di incidenza ambientale da parte della Escal sull’attività di produzione di leganti idraulici (cemento) a ridosso della riserva di Punta Aderci.

“Giovi ricordare che il Pd di Vasto sul tema ambientale e su quello dello sviluppo sostenibile non ha bisogno di lezioni da parte di chi si muove in evidente conflitto di interessi personali e politici”, ribatte il coordinatore cittadino, Luciano Lapenna, “il partito democratico rivendica, anche con orgoglio, il lavoro degli ultimi vent’anni che ha assicurato grandi ed importanti risultati per la tutela ambientale e, in primo luogo, l’istituzione della riserva di Punta Aderci nel 1998  e del successivo piano di assetto naturalistico.  Sempre sullo stesso tema, rientra nelle priorità strategiche del Pd l’attuazione del Parco della Costa Teatina e la realizzazione della Via Verde anche per il rilancio del turismo”.

Per Lapenna “il Pd non ha affatto trascurato le prospettive di rilancio di Punta Penna, sempre – però – con progetti compatibili con le priorità ambientali,  come nel caso dell’approvazione del piano regolatore portuale, primo in Abruzzo, le cui linee di crescita sono state disegnate avendo come primo obiettivo la tutela della costa. Tale compatibilità è stata certificata da tutti gli enti competenti, non ultimo il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a differenza di un altro precedente progetto mega-invasivo (progetto Proger) , propugnato proprio da ambienti vicini al “professore” e sonoramente bocciato con provvedimento 501/97 dallo stesso organo ministeriale”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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