Ventisei pazienti in età compresa tra i 15 e i 69 anni, trattati nell’arco di diciotto mesi con una terapia iniettiva e di supporto con ottimi risultati dal punto di vista clinico. Ha ottenuto importanti riscontri lo studio che un medico vastese, Elena Vescovi, ha presentato in diversi simposi scientifici tra cui la seconda edizione dell’International Expert Summit Bash di Catania, un convegno di livello internazionale, durante il quale la professionista abruzzese ha illustrato, con l’ausilio di alcune slide, il protocollo messo a punto per il trattamento dell’alopecia androgenetica e areata.
Si tratta di una patologia subdola che comporta la progressiva perdita dei capelli, delle sopracciglia e dei peli del corpo, che colpisce trasversalmente uomini e donne di ogni età e che ha delle ripercussioni nelle relazioni sociali.
Lo studio è andato avanti da giugno 2015 a dicembre 2016 ed ha interessato 26 pazienti, 16 maschi e 10 donne, di età compresa tra i 16 e i 69 anni, 24 dei quali affetti da alopecia androgenetica e gli altri 2 da alopecia aerata sistemica.
“Sono stata indotta ad interessarmi a questa patologia, che comporta una progressiva perdita dei capelli, delle sopracciglia e dei peli del corpo per alcune persone a me care”, spiega la dottoressa Vescovi, “l’alopecia androgenetica aerata è trasversale per età, con andamento benigno e autolimitante nella stragrande maggioranza dei casi. L’ ho trattata avvalendomi di una terapia iniettiva a base di acido ialuronico e vitamine che dall’interno forniscono al capello i nutrienti necessari. Ai pazienti è stata prescritta anche una terapia di supporto a base di shampoo delicato per lavaggi frequenti, minoxidil al 5% in soluzione alcolica galenico, ossigenoterapia e psicoterapia cognitivo comportamentale di sostegno per l’elaborazione della problematica, a riprova che l’aspetto psicologico non và assolutamente sottovalutato. Il protocollo di trattamento è consistito in sedute a cadenza quindicinale o mensile, per un ciclo di sei sedute consecutive e poi a mantenimento”, prosegue il medico, “oltre a infiltrazioni nelle aree di maggior deficit. I risultati ottenuti dopo il ciclo di terapie sono decisamente incoraggianti per quanto riguarda tre aspetti: lo spessore del capello, la caduta, la luminosità e il colore”.
Anna Bontempo (Il Centro)
