Banner Top
Banner Top

A Vasto la nuova CEC, Comunità Educante con i Carcerati

Oggi 15 settembre alle 14.30 a Vasto in via San Lorenzo 280 verrà inaugurata la nuova Casa della Comunità Papa Giovanni XXIII per le persone inserite in percorsi alternativi al carcere.

Saranno presenti Giovanni Paolo Ramonda , Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII; Mons. Bruno Forte , Arcivescovo di Chieti-Vasto; Mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola-Asti-Satriano; Federica Chiavaroli , Sottosegretario di Stato alla Giustizia; Cinzia Calandrino, Dirigente Generale del Prap Lazio-Abruzzo-Molise; Maria Rosaria Parruti , Presidente del Tribunale di Sorveglianza de L’Aquila; Giuseppina Ruggero, Direttrice della Casa Circondariale di Chieti; Lucia Castellano , Direttrice Generale del Dipartimento di Giustizia minorile e di Comunità; Alessandro Pedrotti , Vicepresidente della Conferenza Nazionale Volontariato e Giustizia; Francesco Menna , sindaco di Vasto.

«Don Benzi ripeteva: “Dobbiamo passare dalla certezza della pena, alla certezza del recupero. Perché una persona recuperata, rieducata alla vita, non è più pericolosa”. Tramite le Comunità Educanti con i Carcerati (CEC) concretizziamo questa profezia del nostro fondatore, di cui quest’anno celebriamo i 10 anni della scomparsa. Questa esperienza risponde inoltre a quanto dichiarato dal Presidente Mattarella circa la necessità di “sviluppare un sistema di pene alternative”». Questo il commento di Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito all’inaugurazione della nuova struttura per carcerati.

La struttura è stata concessa in comodato d’uso gratuito da parte della Diocesi di Chieti-Vasto, può ospitare circa 20 detenuti e vedrà coinvolte circa 15 persone tra volontari ed operatori .

Dal 10 al 18 settembre, presso la stessa casa, sarà allestita la mostra fotografica sulle APAC, Associazione per la Protezione e Assistenza ai Condannati. Tale mostra, allestita dall’AVSI, sta girando l’Italia al fine di spiegare l’esperienza del “Carcere Alternativo”: un carcere senza guardie, che abbassa la recidiva al 20%, i cui costi diminuiscono enormemente. Un carcere che ha avuto il riconoscimento dell’ONU, come il miglior metodo nel panorama mondiale carcerario.

Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli
Griglia in fondo agli articoli

Related posts

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.