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Aggredì l’assistente sociale, arrestato

E’ stato arrestato l’uomo che il 16 giugno scorso dopo essere entrato nell’ufficio “Tutela minori” in via Nicola Bosco ha insultato ed aggredito l’assistente sociale scagliando contro di lei una salsa di pomodoro. L’uomo D.M. 53enne, assistito dall’avvocato Arnaldo Tascione, è comparso ieri dinanzi al giudice che ha revocato l’stanza di scarcerazione presentata dall’avvocato difensore. Fitto il dossier redatto dalla polizia. Dal canto suo l’uomo ha già fatto sapere che presenterà a breve una documentazione completa e particolareggiata volta a giustificare tale gesto commesso.

Diversi gli esponenti politici e le colleghe dell’assistente sociale che intervennero in merito al grave gesto. Il sindaco di Vasto Francesco Menna nell’immediatezza dell’accaduto fece sapere che avrebbe denunciato l’accaduto e la persona stessa rea di tale gesto. “E’ ora di tornare alla legalità”, sottolineò il primo cittadino. “Le assistenti sociali –continuava ancora il sindaco Menna– non si divertono a portare via i bambini alle famiglie. Se è accaduto ci deve essere un motivo e il comportamento di quel padre non racconta certo un carattere tranquillo”.

“Ci troviamo di nuovo di fronte ad una giustizia fai da te. Occorre tutelare il delicato lavoro degli asssistenti sociali”, aveva invece commentato il consigliere comunale Alessandra Cappa.

Non si discostò molto da tale giudizio anche il consigliere comunale Francesco Prospero che sottolineò come “[…] chi gestisce situazioni critiche e delicate deve poterlo fare con serenità senza temere ritorsioni e punizioni”. 

“Insieme al sindaco Menna stiamo lavorando da tempo per trovare una sede più vicina alle Forze dell’Ordine. Quanto successo è inaccattabile e non può essere tollerato. La violenza non è e non può mai essere la risposta al disagio che si vive”. Questo è quanto faceva invece sapere l’assessore alla politiche sociali Lina Marchesani.

A 10 giorni dall’accaduto inoltre il sindaco Menna e l’assessore Marchesani annunciarono iniziative volte alla tutela dei dipendenti della Cooperativa che gestisce i Servizi Sociali della Città: porte chiuse, un videocitofono ed una guardia giurata all’ingresso. Iniziative che, a detta loro, saranno effettive nel giro di un mese.

L’accaduto. Venerdì 16 giugno, D.M., 53 anni, dopo essere entrato nell’ufficio “Tutela minori” in via Nicola Bosco aveva iniziato ad inveire con urla ed insulti contro la dirigente Caterina Barbato e l’assistente sociale. Non contento aveva poi lanciato loro una bottiglia di salsa di pomodoro. Fortunatamente la stessa finì contro il muro alle sue spalle imbrattando i muri, carte presenti sulla scrivania e quanto altro presente nella stanza. Alla base del grave e pesante gesto c’era la perdita da parte dell’uomo della patria potestà. Gli altri dipendenti accorsi sul posto hanno nell’immediato allertato le Forze dell’Ordine che intervennero tempestivamente. L’uomo è stato poi allontanato.

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