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Estate 2017, Vasto rinuncia al prodotto topico

Prodotto topico 2016Lentella  e Casalbordino si sono già  prenotate per la finale del prodotto topico, Vasto non c’è. Dopo tre edizioni, caratterizzate da una grossa partecipazione di pubblico, l’amministrazione comunale vastese ha deciso di non aderire a una delle iniziative culturali e gastronomiche più gettonate che l’anno scorso ha fatto registrare nel centro storico cittadino circa 10mila presenze.

La conferma dell’assenza di Vasto arriva proprio dagli organizzatori che hanno reso noto le date  e gli appuntamenti, tra cui spiccano le finali del 22 luglio a Casalbordino e del 26 agosto a Lentella.

I due comuni del Vastese – il primo retto dal centrodestra, il secondo amministrato dal centrosinistra – hanno dato la loro adesione impegnando la somma di 5mila euro ciascuno per l’allestimento degli stand. Spicca invece l’assenza di Vasto che per tre anni di seguito ha ospitato l’evento con riscontri  positivi sul piano del gradimento e delle presenze turistiche.

“E’ la prima volta che partecipiamo a questa manifestazione”, spiega il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, “abbiamo aderito perché è una iniziativa di grosso richiamo che serve per differenziare l’offerta turistica. Per noi sarà l’occasione per pubblicizzare il nostro prodotto, cioè il taralluccio. Organizzeremo gli stand in piazza”.

A convincere l’amministrazione casalese della bontà dell’evento è stato proprio il grosso successo che la finale del prodotto topico ha avuto l’anno scorso nella vicina Vasto. Migliaia le persone che nella serata del 27 agosto si sono riversate nel centro storico per degustare le specialità gastronomiche proposte da 59 comuni di Marche, Abruzzo, Calabria, Basilicata e Molise con la proclamazione finale del prodotto topico da parte di una giuria presieduta dal fondatore della condotta Slow Food Raimondo Pascale. Quest’anno l’organizzazione, curata dall’associazione Ricercazione di Orazio Di Stefano, annuncia importanti novità, che si concretizzano nella partecipazione di dodici regioni, tra cui l’Umbria con Norcia e il Lazio con Amatrice, presenze che daranno alla manifestazione un valore aggiunto trattandosi di due località che puntano sui loro prodotti topici per far rinascere l’economia collassata dal terremoto.

L’anno scorso la palma del prodotto topico è toccata al  raviolo di Scapoli per la categoria dei primi piatti, l’agnello in ciff e ciaff di Pescopennataro per i secondi piatti e le pietre di Pallano (dolce di Tornareccio). Prodotto tipico identitario è stato proclamato il suino nero di Calabria. Gran menzioni della giuria agli ‘ndurcillun al sugo di ventricina presentati dall’Accademia della ventricina di Scerni, al couscous marocchino presentato dalla comunità multietnica di Vasto, alla pecora alla Santa Irene di Tavenna, alla pesca di Piazzano, presentata dalla Comunità di Atessa ed ai celli ripieni di Fresagrandinaria.

            Anna Bontempo  (Il Centro)

 

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