Approvato il progetto definitivo-esecutivo dei lavori di sistemazione della bretella di raccordo tra la Strada Statale 16 Adriatica e via Mario Molino in località San Nicola. Il progetto, redatto dal geom. Pietro Carlucci dell’Ufficio Tecnico del settore Lavori Pubblici, il cui importo complessivo è di 17mila euro, sarà finanziato con appositi fondi comunali.
Un progetto che arriva dopo mesi di chiusura che ha creato notevoli disagi alla viabilità per gli automobilisti provenienti da nord. La chiusura della bretella risale infatti a diversi mesi fa quando, a causa di un dissesto idrogeologico, si verificò un avvallamento dell’asfalto con visibili spaccature e crepe sullo stesso con un deterioramento del manto stradale per un tratto di circa 100 metri. Alla base del dissesto ci sarebbe stata la rottura di una sotterranea condotta di scolo che provocò all’interno del terreno stesso il riversamento del contenuto in esso presente provocando il successivo “sprofondamento” del terreno.
Tale avvallamento e tali crepe sono poi, a quanto risulta, moderatamente peggiorate nel tempo a causa delle continue infiltrazioni meteoriche non sufficientemente drenate dal terreno. Un problema questo del dissesto idrogeologico di un tratto del bretella che portò l’amministrazione a chiudere rapidamente l’accesso nord della SS16. Al fine di ripristinare il traffico veicolare, l’amministrazione, attraverso l’approvazione di tale progetto, vuol dunque provvedere alla messa in sicurezza e percorribilità dell’infrastuttura con interventi specifici volti a renderla completamente funzionale, sicura e fruibile. Saranno dunque previste opere di rifacimento del manto stradale con preventive opere di convogliamento delle acque piovane al fine di evitare un eventuale reiteramento dell’accaduto.
In attesa degli adempimenti consequenziali, la bretella rimane tuttora chiusa con la speranza che detti lavori avvengano nel più breve tempo possibile se non altro per ripristinare un problema che ha causato e sta causando continui disagi agli automobilisti e per evitare inoltre un possibile peggioramento dell’avvallamento.
