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Scuola infermieri, il 1 dicembre sarà sfratto?

La scuola infermieri rischia seriamente di perdere la propria sede storica di via San Giovanni Bosco a due passi dall’Ospedale. E’ stata infatti fissata per il 1° dicembre l’udienza di sfratto. Se accordi non verranno presi, se soluzioni non verranno trovate, la stessa rischia di non avere più locali dove svolgere le proprie lezioni ed i 120 ragazzi saranno costretti a tornare a casa. Una vicenda questa che va avanti da mesi ormai ed oggetto più volte di discussioni politiche ed interrogazioni da parte di politici locali nonché di esponenti rappresentativi in Regione.

Un contratto d’affitto scaduto nel giugno scorso e non rinnovato. Duemila e duecentocinquanta euro (2.250,00 euro) il canone mensile d’affitto. Troppo alto a detta della Asl. Quattro le mensilità arretrate chieste dai titolari dell’immobile (da luglio a ottobre) nonché il pagamento delle morosità condominiali che ammontano a circa 4.500,00 euro. Proposte e controproposte dalle parti pare risultino essere state fatte, ma risposte certe non sono state date. Di certo c’è che, salvo eventuali rinvii di udienza, il 1° dicembre verranno forse rese note le sorti della scuola infermieri.

Su eventuali sedi alternative a quella di via San Giovanni Bosco, identificazioni in questo ultimo periodo sono state fatte, ma le stesse hanno però creato anche polemiche, e non poche. La Asl infatti, dopo il mancato rimnovo del contratto d’affitto, aveva individuato, quale sede alternativa, i locali destinati all’osservazione breve intensiva (Obi) annessa al pronto soccorso. Tale individuazione scatenò però le reazioni di Giuseppe Tagliente e Mario Olivieri che sottolinearono come tali locali erano decisamente inadeguati in quanto significava “sottrarre al pronto soccorso la possibilità di installare i posti letto in trattamento Obi”.

Il sindaco Francesco Menna, a fronte della propria volontà di permanenza della suddetta scuola nella Città di Vasto e a fronte anche forse di tali polemiche o dell’accertata inadeguatezza dei locali destinati all’Obi, aveva individuato l’ex carcere di via Aimone come sede di trasferimento. Un edificio questo ristrutturato con un contributo di 700mila euro ottenuto dal programma di recupero urbano ed  oggetto di destinazione e che il Comune di Vasto aveva dapprima pensato (a detta dell’ex sindaco Luciano Lapenna) di riservarlo ad alloggi per giovani coppie e anziani e successivamente ad associazioni sociali e culturali cittadine, come disse proprio l’attuale sindaco Francesco Menna. Dopo la decisione da parte dei proprietari dell’immobile di via San Giovanni Bosco di non rinnovare il contratto di affitto e senza l’identificazione di una nuova sede, il sindaco Menna l’ha dunuque individuato come possibile e futura sede per la prestigiosa scuola vastese. Lo stesso è stato infatti anche oggetto nei giorni scorsi di visita ispettiva da parte del direttore della Asl Pasquale Flacco, di altri dirigenti dell’azienda sanitaria e dello stesso sindaco Menna. In attesa dell’udienza di sfratto fissata tra quindici giorni, si spera che la presa d’atto di trasferimento all’ex carcere di via Aimone venga effettuata non solo per dare sollievo ai 120 allievi ed annessi professori, ma anche per evitare di “perdere” la prestigiosa scuola solo per mancanza di sede.

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