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Un parcheggio interrato nella ex stazione

Un parcheggio interrato, il recupero degli immobili e la valorizzazione delle aree esistenti. E’il progetto elaborato dagli studenti della quinta A costruzioni, ambiente  e territorio dell’Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Filippo Palizzi”, che hanno deciso di dare il loro contributo alla riqualificazione della vecchia stazione ferroviaria di piazza Fiume, alla Marina, oggi in totale stato di abbandono.

“L’area di progetto coinvolge tutte le discipline e prevede la redazione di una proposta progettuale da illustrare successivamente alle amministrazioni competenti e alla cittadinanza, volta al recupero di uno dei luoghi- simbolo della città”, spiega il dirigente scolastico, Gaetano Fuiano, “già da qualche giorno i ragazzi, coordinati dai docenti, sono al lavoro. L’ipotesi progettuale prevede la realizzazione di un parcheggio interrato, sul quale passerà la pista ciclabile già inserita nel progetto della Via Verde. Sono state pianificate azioni volte  al recupero e  alla rifunzionalizzazione degli immobili dell’ex ferrovia e alla valorizzazione delle aree circostanti. Il corso di costruzioni, ambiente e territorio nuovamente dà il suo contributo allo sviluppo urbanistico della città. Lo fa dal punto di vista tecnico, attraverso la progettualità, senza prescindere dall’aspetto storico e culturale, fondamentale in un intervento di recupero”, conclude il dirigente scolastico.

Dopo la fase teorica, gli studenti stanno mettendo in pratica quanto studiato. Avranno modo di confrontarsi anche con i tecnici della Provincia e del Comune. Sono anni  che si parla del recupero dell’ex tracciato ferroviario e degli immobili esistenti, attualmente in stato di totale degrado ed abbandono. Nonostante sia trascorso oltre un decennio dalla dismissione della sede di piazza Fiume, per far posto allo scalo Vasto-San Salvo, resta ancora nebuloso il destino dell’immobile un tempo adibito a stazione. Fatta eccezione per l’area prospiciente, utilizzata come parcheggio in virtù di un accordo di comodato d’uso gratuito, il resto è in balia dei vandali. I rifiuti sparsi ovunque  sono i segni evidenti di bivacchi notturni da parte di ambulanti extracomunitari e di senza tetto. Eppure da altre parti soluzioni alternative per le stazioni dismesse sono state trovate, consentendo il recupero di aree inutilizzate.

                 Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

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