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Francesco Menna: “Chiedo fiducia per una Giunta nuova e per una svolta epocale di Vasto”

Il candidato della “rivoluzione generazionale” per togliere di mezzo i “volti noti” del centrodestra “che sono sulla scena da quarant’anni e non hanno prodotto nulla” e trasformare Vasto “in una città a dimensione europea della Macroregione Adriatico Ionica”. Questo l’obiettivo di Francesco Menna, 38 anni tra pochi giorni, candidato più giovane alla fascia tricolore vastese con la coalizione di centrosinistra #vastoinsieme. “Io ho un legame con la Regione Abruzzo, con il Parlamento e con l’Unione europea, con Desiati e i suoi rischieremmo l’isolamento”, avverte nell’appello al voto.

Lei è fin dalle primarie di coalizione il cosiddetto “candidato giovane”, ma sta impostando soprattutto la parte finale della campagna elettorale su un vero e proprio scontro generazionale, non pensa che questo atteggiamento possa rivoltarsi contro di lei?

Assolutamente no, sono un avvocato e segretario comunale, faccio politica per passione e per questa nuova fase voglio il rinnovamento, voglio fare una rivoluzione generazionale di cui Vasto ha bisogno. Siamo stanchi di vedere da quarant’anni sempre le stesse facce, i Desiati, i Tagliente, i Ciancaglini, i Notarangelo, i Del Prete e compagnia bella: chiedo di darmi la fiducia per costruire una nuova Giunta che possa portare questa città a una svolta epocale.

Si è notato un progressivo aumento della sua sicurezza, e anche della veemenza nei suoi interventi pubblici, nel corso di questi mesi: pensa di essere maturato con questa campagna?

Il contatto con il mio popolo, la fiducia che mi dimostra giorno dopo giorno, le telefonate anche dei novantenni che mi annunciano che andranno a votarmi, l’entusiasmo dei giovani che mi salutano dalle macchine quando passano, questo è la grande forza che ho, il movimento che mi dà voglia di continuare. Ma mi infervoro anche perché mi vengono i brividi, e non ci dormo la notte, a pensare che Vasto possa tornare Vasto, come va dicendo Desiati nei suoi slogan: forse intende la Vasto del piano regolatore scellerato, la Vasto dei 2 miliardi spesi per parcheggi inutilizzabili, quella dei garage per i bus dove i bus non entrano, delle scuole a pezzi, dei condomini senza fogne, delle fogne che esplodono, della Polizia municipale con metà tenenti. Io invece sono per Vasto insieme: una Vasto diversa, ricostruita, più giovane.

Una delle critiche più frequenti che le rivolge il centrodestra è quella di essere eterodiretto dai nomi noti di una classe dirigente storica del centrosinistra vastese, alcuni protagonisti della sua campagna in effetti sono vecchie volpi…

Ho chiesto a molti di loro di ricandidarsi per portarmi il contributo elettorale, ma c’è un patto generazionale promuovendo il rinnovamento nella vita amministrativa e nella politica attiva. Detto questo, non sono pilotato da nessuno se non dall’interesse pubblico, se mai dovesse emergere che sono pilotato lascerei la politica attiva. Nella mia vita ho superato momenti difficili, e mi sono conquistato tutto da solo, sul lavoro e in politica, senza che nessuno mi pilotasse. Voglio pilotare io Vasto, il resto sono chiacchiere.

Un’altra osservazione caustica dei suoi avversari: nel corso dell’ultimo quinquennio Menna si è distinto poco nel suo ruolo di capogruppo del maggiore partito, il Pd.

Rispondo a questi denigratori che Menna ha combattuto per centinaia di provvedimenti, decine di regolamenti. In commissione Affari sociali ho stanziato milioni di euro di sussidi ordinari e straordinari, ho promosso la ristrutturazione della chiesetta di San Nicola, l’emporio solidarietà al quartiere San Paolo, ho acquisto la struttura sportiva dei Salesiani altrimenti destinata a speculazione privata. Di sicuro Menna non è stato quello del prg scellerato, dei parcheggi o delle altre cose note di quei candidati di centrodestra da quarant’anni in pista.

Il suo personale bilancio di 10 anni di amministrazione Lapenna è positivo o c’è qualcosa da rivedere?

È un bilancio sicuramente positivo, ma ora bisogna fare il passo più, serve il grande slancio per portare Vasto a essere una delle principali città della Macroregione Ionico Adriatica: una città che abbia rapporti con la Regione, Roma e l’Europa. Oltre ai provvedimenti scellerati come quelli del passato, con il centrodestra al governo rischieremmo anche l’isolamento e il terrore, basta pensare che vogliono togliere perfino le Notti Bianca e Rosa ai giovani!

Perché, in definitiva, bisogna preferire lei a Desiati?

Rappresento la svolta generazionale, sono segretario dell’assessore regionale al Bilancio e alla Sanità, ho un filo diretto con Roma e con l’Europa grazie a Maria Amato e a Paolo De Castro. In 20 mesi ho promosso l’arrivo della doppia Tac all’ospedale, della nuova macchina per la cataratta, della trombolisi dell’ictus, della rete oncologica, la ristrutturazione dell’obitorio e dell’Utic. E ancora, sono stati stanziati 1,5 milioni per il punto nascita, ci sono due pediatri 24 ore su 24, ci saranno la Rsa e l’hospice a Gissi. Mi batterò che quelli già noti per i provvedimenti scellerati e per quarant’anni di politica senza avere prodotto nulla non arrivino a comandare per isolarci e farci fare un salto nel buio di decenni. Vasto non deve tornare Vasto, ma cambiare pelle.

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