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Menna, “Ufficio pubblico e assessorato per le politiche comunitarie”. Paolucci: “chance concrete”

“Ci giochiamo la grande partita dei fondi comunitari, Vasto dovrà essere capace di acquisire risorse attraverso un ufficio pubblico da costruire in Comune, per la città e per il comprensorio: solo pensando nell’ottica di area vasta potremo diventare una città europea. Come primo atto politico lanceremo l’assessorato alle Politiche comunitarie”. Lo ha detto il candidato sindaco di Vasto del centrosinistra Francesco Menna, in un evento tutto dedicato al tema dell’Europa con l’europarlamentare del Pse Massimo Paolucci. All’incontro hanno preso parte anche l’assessore regionale Silvio Paolucci e il sindaco uscente nonché capogruppo della lista del Partito democratico, Luciano Lapenna.

Puntando a una crescita della città a livello europeo, Menna ha chiesto a Paolucci un sostegno per “costruire anche in Europa quel grande rapporto, quella trama di relazioni che ci deve portare a essere una città competitiva, quella trama che già c’è in Regione Abruzzo, per dare chiare risposte alla cittadinanza”.

“Dietro l’idea della Macroregione Ionico-Adriatico c’è l’idea di un ruolo primario dell’Abruzzo che può essere un ponte importante commerciale verso Est e verso Ovest, all’interno di un disegno strategico – ha detto Paolucci – Ci battiamo perché una grande direttrice europea che arriva a Ravenna si spinga fino a Brindisi, Vasto è sulla linea di costa e può svolgere un ruolo importante”.

“In questo si incardina la partita sui fondi: gli enti locali ballano per i vincoli di bilancio e le poche risorse, per questo dobbiamo usare bene gli unici soldi che ci sono, quelli comunitari – ha aggiunto – Bisogna evitare di fare mille piccoli progetti e concentrarli sulle questioni che possono cambiare il volto di questa terra, su obiettivi strategici precisi”. Paolucci ha suggerito la creazione di “uffici di progettazione su scala sovracomunale, in questo modo abbiamo più forza e massa critica per acquisire questi finanziamenti, bisogna superare il campanilismo”.

L’europarlamentare ha chiuso sui fondi diretti: “Un terzo dei finanziamenti è a sportello direttamente con Bruxelles, senza il passaggio in Regione – ha rimarcato – per questo bisogna costruire anche altri progetti per sostenere un’idea di sviluppo locale: parliamo di Life, programma per l’Ambiente, di Cosme, per la piccola e media impresa, di Erasmus, che ora sostiene anche lo sport, di Horizon 2020. Sono opportunità concrete”.

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