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Luciano D’Alfonso:”Il Consorzio di Bonifica va salvato”

 

Ieri pomeriggio, nonostante il clima di fine settimana, il presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha raggiunto Vasto per incontrare i rappresentanti delle diverse sigle sindacali del settore agricoltura, al fine di discutere sull’aumento dei canoni consortili decisi nei mesi scorsi. Sede dell’incontro la struttura del Consorzio di Bonifica Sud di Vasto.

Puntualissimo, il Governatore ha raggiunto la sede consortile accompagnato dall’ex commissario Giampiero Leombroni. Ad attenderli l’attuale Commissario Rodolfo Mastrangelo, il consigliere regionale Mario Olivieri, il v.sindaco di Vasto, Vincenzo Sputore, il presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Forte, il consigliere comunale Francesco Menna.

Il confronto è stato aperto da una relazione del dott. Mastrangelo il quale ha fornito alcune cifre relative alla situazione contabile dell’Ente. I debiti del Consorzio di Bonifica Sud ammontano a circa 22 milioni di euro.

“Una cifra – ha detto l’ex commissario Leombroni – che può essere pareggiata solo attraverso l’aumento dei canoni consortili. Cosa che ho dovuto fare a malincuore. Ma vi prego di credermi: non c’era altra strada”.

Ciò vuol dire che i consorziati dovranno per almeno due anni versare le quote richieste, aumentate di circa il 57% rispetto allo scorso anno, se non si vuole giungere al fallimento dell’Ente. Fallimento che, nel caso si avverasse, vedrebbe coinvolti i circa 20 mila consorziati.

Alle porte del Consorzio quotidianamente bussano Equitalia, la Soget e le banche.

Il Presidente D’Alfonso, nel garantire la massima attenzione da parte della Regione, ha assicurato il coinvolgimento dell’assessorato all’Agricoltura e della Giunta regionale che cercherà di trovare nelle pieghe del bilancio qualche forma di finanziamento. D’Alfonso ha, altresì, assicurato l’arrivo dei finanziamenti necessari per il completamente della Diga di Chiauci che “non può essere la vergogna di questa Regione”.

Il Governatore d’Abruzzo ha messo in risalto la “leggerezza” che ha caratterizzato negli anni passati la gestione dell’Ente ed ha auspicato che le indagini in corso da parte della Procura della Repubblica di Vasto e della Corte dei Conti portino a qualche risultato concreto per far segnare una netta linea di demarcazione tra passato e presente.

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1 Comment

  1. Gian Carlo Denicola

    E intanto i poveri agricoltori pagano servizi mai ricevuti, strade ridotte a carrettiere, fossi lasciati all’abbandono che ad ogni temporale provocano inondazioni e danni, acqua che non c’è mai quando serve! Ma allora a cosa si devono i debiti? Forse a tutti gli stipendi e i compensi elargiti senza alcuna ragione agli amici dei politici piazzati opportunamente ad occupare scrivanie che magari, se affidate a personale competente avrebbero sortito risultati validi e non solo debiti?

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