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Dopo dieci anni, l’ultimo bilancio di Luciano Lapenna

La città cresce e si attesta sui 42mila residenti, duemila in più rispetto al 2010. Il dato dell’Istat, che al 30 novembre 2015 ha certificato 41.790 abitanti, diui 21.450 donne e 20.340 uomini, è stato divulgato ieri dal sindaco Luciano Lapenna nel corso della conferenza stampa convocata nell’aula consiliare per il tradizionale bilancio amministrativo di fine anno.

“Vasto cresce, a differenza di altre realtà, ed è al terzo posto in Abruzzo per l’aumento demografico ”, ha esordito il primo cittadino, “cresce anche nel numero delle imprese e delle attività commerciali, mostrando la vitalità economica del suo territorio. Il dato significativo è che il 70% delle esportazioni regionali è concentrato nelle aree del Vastese e del Sangro”.

Dal 2001 ad oggi la località adriatica ha conosciuto un costante incremento demografico, che ha registrato il picco nel 2004 quando la popolazione si è attestata sui 37.213 residenti, 1.297 in più rispetto all’anno precedente fino a superare i 40mila abitanti nel 2010.

Una crescita che impone, però, la presenza di servizi ed infrastrutture adeguati al numero di abitanti. E da questo punto di vista non mancano le carenze: basti pensare che Vasto è ancora priva dell’isola ecologica, i cui lavori sono fermi da anni nel cantiere di località San Leonardo, all’Incoronata.

“In una delle ultime giunte del 2015 abbiamo approvato il progetto definitivo”, spiega Lapenna, “contavamo su un finanziamento regionale che non è mai arrivato e che ci avrebbe permesso di realizzare anche il Centro per il riuso. Alla fine abbiamo deciso di fare da soli”.

ECONOMIA IN POSITIVO. Il bilancio tracciato dal capo della giunta è, in ogni caso, positivo.

“L’economia, che aveva segnato il passo anche nella nostra realtà, si è rimessa in moto”, sostiene il sindaco, “dal 2007 Vasto ha risentito di una pesante crisi che per tanti anni ha portato ad avere un segno negativo. Oggi il segno è tornato ad essere positivo; l’auspicio è che il 2016 possa essere l’anno di quelle opere pubbliche attese da troppo tempo, come la variante alla statale 16 e la prima pietra del nuovo ospedale di Vasto. Grazie alla Regione registriamo una inversione rispetto al passato: il centrodestra per troppi anni ha congelato il territorio, non c’era neanche la possibilità di dialogare con l’ex presidente Gianni Chiodi che non ci ha degnato neanche di una visita”.

EVASIONE FISCALE. Capitolo a parte merita la lotta alla evasione fiscale che Lapenna rivendica come un successo della sua amministrazione.

“Abbiamo conseguito risultati molto importanti”, chiosa il primo cittadino, “grazie agli accertamenti effettuati siamo riusciti a recuperare cinque milioni di euro per Ici e Tarsu. Ma voglio anche tornare a sbandierare con orgoglio che Vasto è tra le città medio-alte della Regione con la tassazione più bassa. Il comune, nonostante le critiche di cui siamo stati bersaglio, è tra quelli che sono sotto la media nazionale per quanto riguarda l’imposta sui rifiuti”.

L’EREDITA’ DI LAPENNA. Cosa lascia in eredità l’amministrazione di centrosinistra?

“Tante cose fatte, ma anche da fare”, conclude il sindaco, “chi verrà dopo di noi dovrà occuparsi dell’ex asilo Carlo Della Penna. Volevamo ristrutturare l’immobile, che siamo riusciti ad acquisire al patrimonio comunale dopo una lunga procedura, con la collaborazione dei privati, ma il loro interesse era rivolto ad altri progetti. Rivendico di aver operato nell’interesse della collettività”.

Anna Bontempo

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