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Fondazione Mileno: stipendi pagati a rate e la Cgil chiama a raccolta i lavoratori

Contrariamente alle aspettative maturate nei giorni scorsi resta critica la situazione dei lavoratori della Fondazione Mileno. A nulla pare sia servito lo sblocco, da parte della Asl teatina e dell’Azienda sanitaria regionale del Molise di quasi milione e 900 mila euro per saldare gli stipendi arretrati ai 300 lavoratori, almeno secondo quanto riportano in una lettera inviata ai lavoratori i rappresentanti della FP CGIL Venanzio Tilli, Ferdinando Costanzo e Daniele Leone, che, scrivono, “con un grande rammarico, non solo segnaliamo il mancato pagamento degli stipendi, ma anche il fatto che al loro posto adesso vengono erogati semplicemente degli anticipi sugli stipendi”.

“Questo secondo quanto riportato nel verbale di riunione sindacale del 26 ottobre, tra i rappresentanti della Fondazione Padre Alberto Mileno e la CISL e UIL – aggiungono gli uomini della Cgil – Pertanto tutti i lavoratori hanno ricevuto due acconti di 300 euro sullo stipendio di agosto e settembre e due acconti di 200 euro sempre sullo stipendio di agosto e settembre e il dieci di novembre dovrebbe essere pagato, con certezza un acconto sulla retribuzione di ottobre anche se non è escluso, in caso di rimesse, il pagamento integrale del mese di ottobre”.

D’altronde lo si era detto: le rimesse arriveranno ma la speranza è che la direzione le dirotti verso il pagamento degli stipendi, cosa che evidentemente non è. Ed ecco allora che la Cgil torna a chiedere, alla luce dei quasi 2 milioni di euro a disposizione della Fondazione, che essa provveda al saldo delle spettanze dei dipendenti relative ai mesi di agosto, settembre ed ottobre, anche in considerazione degli accordi firmati tra le sigle sindacali ammesse al confronto, ovvero Cisl e Uil, e la direzione della Fondazione che il 26 ottobre hanno controfirmato un verbale di riunione nel quale “si propone di stabilire congiuntamente un piano di rientro per quanto attiene la retribuzione dei mesi di agosto e settembre 2015”, in conseguenza del quale tutte e tre le sigle sindacali avevano diffuso una nota congiunta con la quale precisavano che “gli stipendi arretrati non potevano, per nessuna ragione essere oggetto di trattativa e si sollecitava il saldo degli stipendi arretrati”.

La Cigil torna, dunque, a paventare azioni di grande visibilità anche mediatica chiamando i lavoratori a raccolta nel sit-in silenzioso che si terrà domani, lunedì 9 novembre, a partire dalle ore 15.00 dinanzi la sede della Fondazione a Vasto Marina, e che “vuole essere un chiaro messaggio contro chi vuole la rateizzazione degli stipendi arretrati e per rivendicare l’immediato pagamento degli stipendi arretrati di agosto, settembre e ottobre”.

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