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Summit sul Parco, snobbato Mazzocca e il circolo vastese di Sel protesta

Come ben noto il 7 ottobre scorso nella sede della Regione Abruzzo a Pescara il governatore Luciano D’Alfonso ha incontrato, insieme al commissario ad acta Pino De Dominicis, i sindaci dei dieci comuni interessati dalla perimetrazione del Parco della Costa teatina, per provare a dirimere le questioni sollevate dai primi cittadini sull’operato del commissario.

Un summit che doveva essere propedeutico alla Conferenza Stato-Regioni in programma solo due giorni più tardi a Roma e che ha finito per lasciare strascichi anche sul fronte politico. Infatti, non è passata inosservata l’assenza al vertice del sottosegretario alla Presidenza della Giunta con delega all’Ambiente Mario Mazzocca, il che non poteva non suscitare reazioni.

La più veemente arriva dal circolo vastese di Sinistra Ecologia e Libertà attraverso la seguente nota nella quale si lamenta che “a questo incontro non è stato invitato il Sottosegretario con delega all’ambiente Mario Mazzocca. Al contrario, erano presenti – senza averne titolo – il Consigliere regionale Mario Olivieri e l’Ing. Edmondo Laudazi, del quale ci sfuggono ruolo e funzioni istituzionali (anche se a dire il vero Olivieri è comunque presidente della V commissione regionale Salute e Sicurezza sociale e, tutto sommato, forse qualche titolo lo aveva, ndr).

Riteniamo che debba partecipare alle riunioni istituzionali solo chi, avendone il titolo, abbia espresso con chiarezza la propria posizione a favore o contro il Parco Nazionale della Costa Teatina, come strumento di sviluppo economico del nostro territorio”.

“Anche dalla proposta fatta da alcuni sindaci di sospendere le norme di salvaguardia per ben 5 anni – aggiungono i vendoliani – si ha l’impressione che ci sia ancora la volontà – da parte di alcuni – di andare contro ogni ipotesi di sviluppo sostenibile del nostro territorio, tentando di ostacolare la realizzazione del Parco ed occupandosi di tutelare in ogni sede interessi di parte che contrastano con la tutela dell’ambiente.

Dopo 15 anni di riunioni con sindaci, consiglieri, rappresentati della provincia, associazioni ambientaliste e di categoria, agricoltori, cittadini e dopo centinaia di atti prodotti è ora il momento di adoperarsi attivamente per realizzare veramente il Parco, contrastando con chiarezza in ogni sede le logiche di lobbies e un certo modo di intendere la politica che appartiene ad una stagione ormai chiusa”.

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