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Ombrina Mare e deriva petrolifera, il Movimento 5 Stelle spara a zero su PD e Sel

Alla vigilia della conferenza di Servizi che si terrà domani al ministero per lo Sviluppo economico si registra il duro affondo del Movimento 5 Stelle all’Emiciclo contro l’atteggiamento ondivago sulla questione Ombrina Mare e deriva petrolifera nell’Adriatico del Partito Democratico e di Sel, rei di fare “promesse da marinaio”.

“Ad oggi l’unico atto normativo concreto contro Ombrina e le trivellazioni nell’adriatico resta la proposta di legge di iniziativa regionale alle Camere per la modifica dell’art. 35 del Decreto Sviluppo presentata dal M5S e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nella scorsa seduta”, incalza Sara Marcozzi, che evidenzia come “a nulla sono servite le promesse del Sottosegretario Mazzocca e le dichiarazioni del Presidente D’Alfonso sulla ‘certa’ approvazione della legge istitutiva del Parco Regionale della Costa dei Trabocchi in tempo utile per esibirla nella Conferenza di Servizi decisoria che si terrà il 14 ottobre presso il MISE”.

In effetti, a sentire i pentastellati, In commissione Ambiente, la legge presentata dal Presidente Pietrucci e da Mazzocca non è stata neanche discussa “perché non ci sono i tempi utili per le audizioni”, così ha commentato il presidente della seconda commissione.

Eppure durante lo scorso Consiglio regionale, tutti sembravano d’accordo. “Sembravano, appunto – commenta Sara Marcozzi – E’ per questo che il M5S aveva chiesto a gran voce l’approvazione immediata della legge sul Parco nel corso della seduta di consiglio, nell’interesse dell’Abruzzo, nonostante non fossimo noi i firmatari. Il M5S era pronto a votare una legge che, seppur con qualche difetto procedurale, avrebbe portato sul tavolo romano un’altra arma che Regione Abruzzo avrebbe potuto spendere contro i sostenitori del Progetto Ombrina. Non vediamo l’impedimento nel votare l’istituzione del Parco – continua Marcozzi – dopo che allo scorso Consiglio è stata approvata all’unanimità anche la legge, palesemente incostituzionale, a firma Mazzocca. Qual è ora il problema nell’istituzione del Parco?”

I pentastellati all’Emiciclo ricordano anche come alcuni amministratori locali siano stati convocati a L’Aquila per l’audizione, come prescritto dalla legge, e partecipare alla discussione in II commissione, ma “se ne sono tornati a casa senza neanche essere auditi”.

“Hanno illuso cittadini e comitati – commentano i grillini . argomentando che fosse necessario un passaggio in commissione per “studiare bene le carte”. “Ebbene, oggi la commissione c’è stata – continua Marcozzi – ma eccezion fatta per il M5S, nessuno si è speso neanche per iniziare la discussione. Purtroppo questo non ci sorprende, le priorità che contraddistinguono ogni azione di questa maggioranza e, evidentemente, anche il centro destra, non coincidono con quelle dei cittadini abruzzesi. Attendiamo ora che i parlamentari abruzzesi di PD, SEL e di ogni altro schieramento, che ultimamente tanto si sono spesi contro le trivelle, facciano pressioni per calendarizzare a Roma la proposta di legge del M5S per poi votare in favore della stessa. Ombrina deve essere fermata.”

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