Caro direttore,
leggendo con attenzione l’articolo sull’incontro “La città amica delle bambine e dei bambini”, ho voluto volgere lo sguardo ai parco giochi dedicati a quest’ultimi, ma con amara sorpresa ho constatato che la maggior parte sono inaccessibili, e dove un tempo, vi erano strutture nuove , capaci di strappare un sorriso alla loro innocenza, ora non resta lo sfocato ricordo dello scivolo, che nella storia di fanciullo , ha accompagnato i nostri unici, ma autentici mezzi di socializzazione. Credo che l’Amministrazione , prima di fregiarsi del ” vessillo ” della bandiera blu, debba volgere lo sguardo proprio negli occhi dei bambini, che senz’altro rappresenteranno il nostro futuro. E se nell’incrociare tale sguardo, dovessimo percepire la malinconia, di chi dovrebbe sorridere alla vita, ma di fatto viene limitato nelle sue dinamiche, vuol dire che abbiamo fallito. Non credo che il futuro di Vasto sia questo, ma credo fortemente, che chi amministrerà in futuro, aggiungerà a Città d’arte, cultura e turismo, la frase “a dimensione anche dei bambini”.
Daniele Montemurro