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Truffe e abusi con le multe, il 28 maggio l’epilogo dell’inchiesta

La sentenza definitiva slitta ancora, con aggiornamento al 28 maggio, ma il dato essenziale dell’udienza di ieri è la richiesta di assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, avanzata dalla pubblica accusa. E’ successo ieri sera al termine di una giornata lunghissima.

I FATTI: Associazione a delinquere finalizzata alla truffa, peculato, abuso d’ufficio e violazione dell’articolo 97 della Costituzione. Sono i reati contestati a vario titolo ai quindici indagati del maxi processo sull’autovelox. La vicenda da tre anni tiene impegnati gli avvocati Pasquale Lollino, Raffaele Giacomucci e Isabella Mugoni, che rappresentano il Comitato antiautovelox presieduto da Antonio Turdò. Contro di loro sette colleghi, Nicola Artese, Giovanni Cerella, Domenico Conti, Arnaldo Tascione, Pierpaolo Andreoni e Sabatino Besca. Sono 272 gli automobilisti che contestano 322 multe “prese” sulla Trignina per eccesso di velocità. Il record va ad un automobilista di Trivento che nell’andare a San Salvo di multe ne ha prese ben 12. Gli automobilisti chiedono 88mila euro di risarcimento danni. Le multe secondo il presidente del Comitato antiautovelox, Antonio Turdò, dal 2005 al 2010 furono almeno 16mila.

GLI IMPUTATI: Giuseppe Cavallone, 51 anni, vigile urbano di Fresagrandinaria; Gianfranco Caravaggio, 42 anni, vigile a Lentella; Maurizio Antonini, 41 anni, e Giovanni Di Stefano, 50 anni, ex e attuale sindaco di Fresagrandinaria; Nicola Di Stefano, 34 anni, figlio di Giovanni e all’epoca dei fatti socio al 50% della Euroservice, impresa noleggiatrice degli autovelox; Giosuè Forgione, 57 anni, vigile a Cupello; Michele Di Dia, 53 anni, di Trivento, vigile a San Giovanni Lipioni; Pierluca Di Giuseppe, tecnico della Fine service; Domenico Profeta, 50 anni, vigile urbano; Giovanni Giammichele, 35 anni, ex sindaco di Dogliola; Leandro Di Lallo, 52 anni, ex sindaco di Lentella; Carlo Moro, 48 anni, sindaco di Lentella; Nicolino Di Giuseppe, 56 anni, tecnico e amministratore della Fine Service; Giuseppe Besca, 45 anni, socio della Euro Service; Antonio Marchesani, 52 anni, comandante della polizia municipale di Cupello.

A rappresentare l’accusa è il pm Giancarlo Ciani. Al di là dell’inchiesta, va dato atto ad Antonio Turdò di essere riuscito con il suo comitato a far aumentare il limite di velocità sulla Trignina da 70 a 90 chilometri orari dopo una serie di proteste, incontri in prefettura e lettere all’Anas. L’inchiesta venne avviata nel 2006 dai carabinieri di Atessa.

Paola Calvano (ilcentro)

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