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DDL ecoreati, la Camera lo approva con modifiche, e Castaldi (M5S) annuncia battaglia in Senato

Il 25 aprile scorso, durante il meeting del Movimento 5 Stelle contro la petrolizzazione nell’Adriatico, era stato proprio il senatore Gianluca Castaldi a ricordare la prossima introduzione del Decreto sugli eco-reati, che pur non riuscendo a bloccare le trivelle avrebbe almeno impedito alle compagnie petrolifere di utilizzare la tecnica dell’air guns per la ricerca e la mappatura giacimentale.

Una tecnica basata sullo sparare ripetutamente e con alta frequenza bombe d’aria compressa contro i fondali e rielaborare in ricostruzioni tridimensionali gli echi riflessi dal fondale stesso, ma talmente provatamente lesiva dell’apparato di orientamento di mammiferi e cetacei di cui determinerebbe lo spiaggiamento e che sarebbe alla base anche di quello dei sei capodogli sulla spiaggia di Punta Penna.

DDL sugli eco-reati che aveva già subito un’altra modifica sostanziale che ha mandato su tutte le furie gli ambientalisti, quando, dal primo iter approvatorio a Palazzo Madama, si giunse alla nuova formulazione dell’articolo 452 quater del codice penale che dopo il sì del Senato, recita: “Chiunque abusivamente cagiona un disastro ambientale è punito con la reclusione da 5 a 15 anni”.

Una decisione che il procuratore capo di Civitavecchia, Gianfranco Amendola, sempre molto attento alle tematiche ambientali, ha così commentato: “avremo, così, unico Paese al mondo, il delitto di disastro ambientale “abusivo”, e cioè un disastro che può essere punito solo se commesso “abusivamente”. Altrimenti, il fatto non sussiste e l’imputato viene assolto E’ evidente, infatti, che punire solo chi cagiona abusivamente un disastro ambientale o un inquinamento rilevante, significa accettare che possa essere lecito o, addirittura, autorizzato un disastro ambientale (con morti, devastazioni ecc.). Purché non sia abusivo”. E come dargli torto.

Intanto, dopo quello del Senato, è arrivato pure il sì di Montecitorio con 353 voti favorevoli (Pd, Sel, Ap (Ncd-Udc) e M5s), 19 no (Forza Italia), 34 astenuti (Lega Nord e Scelta civica), ma il Governo Renzi, ormai sempre più spudoratamente vicino ai petrolieri, ha portato a casa lo stralcio della norma anti-airguns, cosa che comporterà un nuovo passaggio al Senato, il tutto nonostante che lo stesso Governo avesse promesso dopo il primo passaggio a palazzo Madama di non apportare modifiche al testo per arrivare a una sua rapida approvazione.

Gianluca Castaldi e Gianni Girotto, entrambi senatori del Movimento 5 Stelle, non hanno peli sulla lingua nel loro attacco all’operato di Renzi e c. “Il Governo ha realizzato l’ennesimo colpo di mano per modificare la legge sugli reati ambientali – dciono – Renzi e il suo Ministro dell’Ambiente Galletti hanno stralciato dal testo della Camera il divieto della tecnica dell’Air gun già introdotto al Senato grazie al sostegno del Movimento 5 Stelle. Le lobbies del petrolio non hanno digerito la sua soppressione e ora l’esecutivo si sta dando da fare per accontentarli”.

I due pentastellati levano il dito contro una operazione che di fatto ha snaturato il Decreto e, infatti, aggiungono: “Se con una mano Renzi mostra di volere una legge sugli Ecoreati, con l’altra mano la priva degli effetti di tutela per l’ambiente. Obbiettivo del Governo dovrebbe essere la tutela delle attività turistiche e produttive sulle nostre coste. Le trivelle petrolifere allontanano investitori stranieri e minano gli affari delle nostre piccole imprese turistiche. Senza contare che l’Italia è ancora fuori legge per non aver recepito la direttiva europea (2013/30/UE) sugli “incidenti ambientali gravi”: un vuoto normativo che abbiamo più volte denunciato”.

Dunque, il provvedimento legislativo che avrebbe dovuto sancire modifiche pesanti al Codice penale in direzione della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini dovrà tornare in Senato, ormai depauperato del significato che avrebbe dovuto assumere. “Faremo quanto è nelle nostre possibilità in Senato per impedire che la maggioranza la insabbi – concludono Castaldi e Girotto – Il Paese ha bisogno di una legge contro i reati ambientali. E non dobbiamo perdere questa occasione”.

L. S.

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