Una mattinata di celebrazioni per il 25 aprile molto intensa, quella di oggi. La manifestazione per i 70 anni della guerra di liberazione in Italia e per la ricostituzione delle forze armate ha visto la partecipazione di tutte le più importanti associazioni combattentistiche e d’arma di Vasto e San Salvo e la presenza dei sindaci Luciano Lapenna e Tiziana Magnacca. Dopo la Santa Messa nella cattedrale di San Giuseppe, il corteo ha percorso le strade della città, giungendo a via Adriatica, dove è stata deposta la corona d’alloro al monumento ai caduti del mare, con l’alzabandiera e la recita della preghiera del marinaio. La seconda tappa è stata in pizza Caprioli: alla deposizione della corona davanti al monumento dei caduti è seguito il discorso commemorativo di Peppino Forte, il quale ha sottolineato come oggi più che mai, in questi tempi di crisi, ci sia bisogno di ritrovare e riscoprire quei valori che portarono alla rinascita del paese, che oggi possono essere l’antidoto contro il populismo e la sfiducia nelle istituzioni. “Bisogna recuperare il senso di solidarietà dei partigiani e omaggiare giovani, padri, donne di famiglia e intellettuali che si sono battuti per combattere il nazifascismo”- ha detto. Ha ricordato anche la figura di Leonardo Umile, al quale è stata dedicata tutta la seconda parte della manifestazione, che è avvenuta in piazza Rossetti e si è conclusa con la cerimonia di scoperta della stele a lui dedicata.
Ospiti di questo momento, le nipoti di Leonardo Umile, Lucia e Luisa Umile. Con parole commosse, la nipote Lucia Umile ha ricordato la figura di Leonardo, “un ragazzo qualunque che ha scelto di essere il capo della Resistenza” e si è impegnato fino all’ultimo, evitando di rivelare ai nazifascisti le informazioni da loro richieste nel momento della cattura. L’ostinazione al silenzio è costata al partigiano la vita. Di quest’interrogatorio eroico sulla stele commemorativa di piazza Rossetti, è incisa la parte più significativa che recita il botta e risposta tra nazifascisti e Umile: “Sei un capo dei banditi?No mi onoro di essere un capo dei patrioti”. Queste battute contengono tutto il senso della resistenza partigiana. Anche il presidente provinciale dell’ANPI Antonio Innaurato e il colonnello Sergio di Nardo, presidente associazione Arma Aeronautica della regione Abruzzo hanno parlato con toni commossi di Umile e hanno sottolineato il suo sacrificio. Tra i presenti, l’ex aviere Silvio Trivilini, classe 1920 e membro dell’associazione aeronautica, che conobbe Umile prima della guerra. La mattinata si è conclusa con le parole del sindaco Luciano Lapenna, che ha auspicato che d’ora in avanti, la figura di Umile non sarà più nel dimenticatoio, come lo è stata per tanti anni.
Nausica Strever