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Viuzze in mano al branco, i residenti non vivono più

 Notti insonni e paura. Non c’è pace per i residenti del centro storico. Il cuore della città durante la notte si trasforma nel luogo privilegiato da vandali e teppisti di turno per le loro scorribande. Ieri notte è stata distrutta la rotonda della villa comunale. La notte fra mercoledì e giovedì la furia devastatrice del cosiddetto “branco” si è concentrata su alcuni contatori del quartiere di Santa Maria. Poi è toccato alle facciate di alcuni palazzi.

Non paghi degli atti vandalici, i teppisti hanno trovato un nuovo modo per divertirsi: prendono a calci i portoni e pigiano i campanelli facendo suonare a ripetizione i citofoni degli anziani. Nel loro gioco stupido e perverso, si divertono pure a spaventare le vittime con frasi minacciose. Il Comune invita i cittadini a denunciare in forma anonima i teppisti inserendo le segnalazioni nella cassetta della posta che è all’ingresso del municipio.

LA PAURA DEI PENSIONATI. «Mio marito, esasperato dagli schiamazzi, ha protestato e loro hanno minacciato di buttarlo giù dal balcone», racconta terrorizzata un’anziana. «Ho paura di trovarmeli dentro casa. Ho pure chiamato le forze dell’ordine, ma le poche pattuglie erano impegnate in altri servizi. Per favore aiutateci. Non ci lasciate soli», è l’appello di una donna di 75 anni che abita in via Santa Maria.

I DANNI ALLE STRUTTURE. Per sanare i danni al patrimonio pubblico causati dai vandali il Comune (cioè noi) è costretto a investire somme ingenti di denaro: oltre 150mila euro l’anno. Buttando via risorse finanziarie importanti che potrebbero essere usate in modo utile alla collettività. L’ultimo scempio è stato fatto nela notte fra giovedì e venerdì. Distrutta la rotonda della villa comunale.

I raid sono aumentati da qualche anno e a farne le spese sono anche i luoghi pubblici: i due ex palazzi scolastici di corso Italia, la balconata di Palazzo d’Avalos di piazza del Popolo e la Loggia Ambling, i palazzi di via Giosia. Inutili gli interventi di maquillage per rimediare alla furia devastatrice. Ultimamente il branco si diverte a battere contro i portoni e a lanciare sassi contro le finestre degli anziani. Decine, lo scorso fine settimana, le segnalazioni e le richieste di aiuto inviate al Centro dai residenti nella zona storica.

L’APPELLO DEL COMUNE. «Invito i cittadini a venire in municipio», è l’invito del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte, «descrivendo chi aggredisce e danneggia la città e la quiete pubblica. Possono farlo in modo discreto e anonimo inserendo la segnalazione nella cassetta delle lettere di colore rosso sistemata all’ingresso del palazzo comunale. Aiutateci a combattere le persone scorrette», dice il presidente dell’assemblea civica. «Non è giusto che ci siano persone anziane costrette a subire schiamazzi e insulti sotto le proprie finestre fino all’alba. Ragazzi ubriachi che organizzano gare di birra e scorribande. Bottiglie di vetro che vengono lanciate in aria e sassi che finiscono contro le finestre». «Molti dei protagonisti delle nostre notti insonni non sono ancora maggiorenni», aggiungono i cittadini chiedendo il massimo riserbo sulla loro identità. «Abbiamo paura delle ritorsioni», spiegano. Gli anziani non nascondono di essere terrorizzati. Il sindaco, Luciano Lapenna, e il presidente del consiglio comunale hanno più volte condannato e dichiarato guerra all’anarchia e alla prepotenza che limita la libertà dei cittadini. «Divertimento non è certo sinonimo di maleducazione o di scarso senso civico. Invito i cittadini a rivolgersi con fiducia alla polizia municipale riferendo le vessazioni subite, gli atti di vandalismo e sporcizia, i frastuoni, le risse e tutto quanto crea loro disagio», è l’invito di Forte e del sindaco Lapenna. Un invito condiviso dall’intera amministrazione comunale.

Paola Calvano (il centro)

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